Il Giornale – Torna Mancio e i bookie quotano lo scudetto. Baresi, addio dopo 37 anni

«Sono il nuovo allenatore dell’Inter, adesso si può dire. È stata una giornata lunga. Cosa ci siamo detti? Niente di particolare. È andata... Adesso cominciamo con il primo allenamento. Se ho parlato con Moratti? Sì, ci siamo già parlati». Queste sono le prime parole di Roberto Mancini pronunciate al suo arrivo all'Inter nel luglio del 2004. E neanche allora Moratti - che lo aveva voluto - era presidente. C'era Giacinto Facchetti. Il Giornale comincia con questo amarcord il pezzo dedicato all'arrivo (il secondo) del tecnico sulla panchina interista. L'ex presidente onorario dell'Inter lo aveva esonerato dopo tre scudetti consecutivi e aveva detto: «Ero preoccupatissimo. Ero al Tardini, loscudetto era lì e avevo già deciso di esonerarlo ma ancora non avevo la firma di Mourinho. D’altronde le sue dichiarazioni dopo l’eliminazione di Champions con il Liverpool mi avevano allarmato, come facevo a lasciargli ancora la squadra in mano?». Però i loro rapporti non si sono incrinati e il feeling è rimasto. Ieri l'allenatore lo ha ringraziato pubblicamente: "Sono felice che lui sia felice, lui è ancora in questa società". "Sono bastate queste parole per accendere nuovamente la luce, tutto iniziò con Moratti e Mancini, l’Inter improvvisamente rientra in gara, i bookie bancano addirittura la vittoria dello scudetto, potenza dell’immaginazione e della bellezza dei ricordi: «Tutto - ha detto Mancini -, ma mai avrei detto che sarei tornato all’Inter»", così commenta De Carli.

"Ieri allenamento sotto l’acqua, prima colloqui personali cheproseguiranno nei prossimi giorni. Ha provato il 4-3-1-2 circondato dal suo staff, il collaboratore tecnico Fausto Salsano, Ivan Carminati preparatore atletico, Giulio Nuciari allenatore dei portieri, vice Lele Adani, la risposta in giornata. Esce Beppe Baresi e spiace dirlo così dopo 37 anni silenziosissimi e grandissimi", chiude l'articolo de Il Giornale.