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Il quotidiano Il Giorno QS, commenta la gara dell'Inter, dove il maggior protagonista è stato ancora una volta il capitano Mauro Icardi: "Cercando la continuità, nella conferma di una buona e attenta vena, l’Inter dà buone nuove di sé, prendendosi in 7 minuti Empoli e i tre punti con un doppio, spietato Icardi, neo capocannoniere della serie A con sei reti. «Segnare è il mio mestiere – flauterà Maurito nel pre-doccia – ma l’importante è stata la prestazione del collettivo. Serviva la continuità di risultato e si è vista, mi pare. Una prova di maturità, qui a Empoli era una partita importante. Il sistema di gioco dell’Inter? Mi piace un sacco da unica punta, ho dietro giocatori di grande qualità. Messaggi? Siamo a inizio campionato e l’atteggiamento è giusto. Ora abbiamo un’altra partita non semplice, sotto col Bologna». De Boer («C’è ancora da lavorare ma stiamo crescendo e sono contento di constatarlo» dirà Frank a torta finita) non fa turnover: all’Inter che ha avuto la meglio sulla Juve, santificando la domenica baüscia, solo ritocchini di necessità. C’è anche il castigato Brozovic a sostenere da seduto la causa. Aggiungasi il saporoso tartufo della convocazione di Gabigol, una panchina dalla quale sporgersi sul futuro.
Il tecnico frisone, non vivendo più da tempo nel mondo di Hansel e Gretel, ha sperimentato nella ruvida provincia italica com’è sa di sale il pane altrui e com’è duro salire le altrui scale cercando una conferma positiva. Al Castellani la Benemata era chiamata a dimostrare che l’autostima, dopo un botto positivo, cresce direttamente proporzionale alle buone intenzioni. Nello specifico della pedata, appetto a un avversario che non ha ancora segnato un gol su azione, fa un certo effetto vedere l’Inter aggredire gli spazi disimpaniandosi. Così in neanche 10’, beneamati si trovano in vantaggio canonico, con la zucca santa di Icardi, ben imbeccato da Candreva. In questa stagione all’Inter non era ancora successo di andare per prima in vantaggio e di segnare nel primo tempo. C’è sempre una prima volta.
Con le ali ai malleoli, Icardi raddoppia su sontuoso invito di Joao Mario e se queste non sono risposte congrue a De Boer e a tutto l’ecumene nerazzurro, che cosa mai sono? Però la partita è
ancora lunga e la voglia dell’Inter, col doppio vantaggio, si sposta nel settore tenuta. Tutto scorre e fila senza fondere, anche qualche tirata di fiato, quando l’Empoli impegna due volte Handanovic. Nella ripresa le tirate di fiato nerazzurre diventano frequenti e su questo dovrà lavorare De Boer poiché nemmeno lui nasce imparato a conservare la tensione costante tra i simpatici scavezzacollo nerazzurri".
(Fonte: Claudio Negri, Il Giorno 22/09/16)
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