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Mattia Todisco sulle pagine de Il Giorno si sofferma su Samir Handanovic che ha avuto un ruolo fondamentale nella partita vinta contro il Southampton. “Difficile pensare a un’Inter vincente allo stesso modo se al suo posto ci fosse stato un portiere di livello inferiore. Servivano istinto, fisico, reattività per fermare Austin nella mischia a pochi minuti dal termine, così come non gli ha fatto difetto il senso di posizione quando Van Dijk ha colpito a pochi passi dalla linea di porta”, si legge sul quotidiano.
Tra le caratteristiche del portiere viene sottolineata la freddezza, in porta come anche a livello caratteriale. In maniera molto sincera ha in passato dichiarato di voler disputare la Champions, ma “ha da poco spento 32 candeline e le occasioni di affacciarsi all’Europa che conta si stanno riducendo di anno in anno. Per ora si è dovuto accontentare di fare miracoli al piano 'inferiore', dove negli scorsi anni ha spesso fatto da spettatore per l’alternanza con Carrizo, ipotesi che de Boer ha scartato fin dall’inizio della stagione. Giovedì l’olandese ha raccolto i frutti della scelta”, si legge su Il Giorno.
Se l’Inter dovesse entrare in Champions – sottolineano – sarà proprio Handanovic uno dei pilastri da cui ripartire e costruire la squadra in formato europeo. In caso contrario, invece, potrebbe per lui esserci la possibilità di cessione. “Gli estimatori non mancano, soprattutto all’estero. Il Manchester City sta pagando negativamente la scelta di sostituire Hart con Bravo, Arsenal e Liverpool non hanno portieri di livello superiore, il Barcellona stesso ha in Ter Stegen un portiere soggetto ad alti e bassi. Per trattenere Handanovic servirà che il resto del gruppo si allinei alla capacità di sfornare grandi prestazioni mostrata dall’estremo difensore. Non sempre a reggere la baracca può essere l’uomo coi guanti”, conclude Todisco.
(Fonte: Il Giorno)
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