Il Giorno – Inter, via la clausola per Icardi: nessuna offerta arrivata. Per la fascia destra…

Dal quotidiano Il Giorno, il punto sul futuro di Mauro Icardi e sul mercato dell'Inter: "Dopo quindici giorni in apnea il pericolo è scampato: da oggi la clausola rescissoria di 110 milioni (valevole dal primo al 15 luglio solo per l’estero) è solo carta straccia. E per questo motivo, a meno di future e improvvise trattative sotto il solleone (di cui, al momento, non ci sono assolutamente segnali), Maurito Icardi resterà all’ Inter. Club con il quale, nelle prime settimane di agosto, dovrebbe anche firmare una sorta di contratto “a vita” (prolungamento dal 2021 al 2023). Perché queste sono le intenzioni del bomber e capitano dei nerazzurri: lui mai ha davvero pensato di lasciare il club, anche nei momenti più complicati. Certo, la sua fedeltà, unita all’ottimo rendimento sul campo (29 reti nell’ultima stagione) verranno gratificati con un importante adeguamento dell’ingaggio, che passerà dagli attuali 5 milioni ai 6,5 milioni a stagione (bonus inclusi). Ma in fondo, è giusto così. Quel che interessa ai tifosi (e alla società) e che si metta la parola fine ad una antipatica telenovela, dopo le “minacciose” esternazioni di Wanda Nara (moglie-agente del calciatore).

I ricatti e gli avvertimenti di Wanda si sono lentamente sbriciolati, perché di fatto offerte in corso Vittorio Emanuele non sono mai arrivate, visto che nessuno era disposto a pagare una penale così alta. Da fine gennaio ad oggi ci sono stati qua e là soltanto timidi sondaggi: i primi del Real Madrid in pieno inverno, poi la Juve a fine stagione (si era persino ipotizzato uno scambio con Higuain), quindi Psg e Tottenham. La verità è che da oggi chiunque voglia il numero nove interista dovrà parlare direttamente con l’Inter che a quel punto potrà decidere il prezzo.

Mercato: continua la caccia al terzino con Vrsaljko favorito su Darmian e Zappacosta. Ma si segue con attenzione anche la situazione di Florenzi, contestato ieri dai tifosi della Roma".

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(Fonte: Giulio Mola, Il Giorno 16/7/18)