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Luciano Spalletti avrà più opzioni con il rientro dei nazionali e non dovrà spremere i soliti giocatori per affrontare il fitto programma di amichevoli. Nainggolan, che sta recuperando, non ha sostituti per caratteristiche. A questo proposito Il Giorno scrive: "È Joao Mario la chiave per il mercato in entrata dell’Inter: a seconda di come e quando si riuscirà a cederlo la società potrà permettersi di dare seguito alla richiesta del tecnico di aggiungere un centrocampista. Il sogno è quello di riuscire a portare a Milano un nome di grido, come sarebbe quello di Arturo Vidal. Il cileno ha fatto sapere tramite l’agente di gradire un ritorno in Italia e il Bayern Monaco è disposto a cedere, anche se va trovato un accordo sia per l’ingaggio (oggi altissimo, 8 milioni netti) che per il cartellino. Certamente più facile da percorrere sarebbe la pista che porta a Nicolò Barella. Il centrocampista classe ‘97 gradirebbe il salto di qualità, dopo due ottime stagioni a Cagliari in prima squadra. A Spalletti piace, alla dirigenza anche e i sardi sembrano intenzionati a lasciar andare il proprio gioiello in caso di offerte ritenute all’altezza. Non per forza una cessione a titolo definitivo, ma anche un prestito molto oneroso e diritto di riscatto, formula con cui l’Inter sta per chiudere l’arrivo di Vrsaljko. Ben diverso sarebbe anche il discorso stipendio: il ragazzo guadagna 300mila euro a stagione, a Milano potrebbe più che triplicare la cifra senza pesare in maniera insostenibile sul bilancio".
Tempi e modi di arrivo del nuovo centrocampista - "Il centrocampista tanto atteso da Spalletti sarà comunque un colpo che la dirigenza realizzerà presumibilmente sul “gong” della campagna acquisti, sia perché non è facile trovare acquirenti per Joao Mario disposti a investire almeno 30 milioni (sotto questa quota diventerebbe una minusvalenza), sia perché il portoghese guadagna 2,7 milioni annui. Suning ha già dimostrato a gennaio, quando saltò l’acquisto di Pastore dal PSG, di non essere molto incline alle deroghe quando si trattano questioni di bilancio".
(Il Giorno)
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