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Una notte in testa da soli per continuare a sognare. Secondo il Messaggero è l’obiettivo di Luciano Spalletti nel match contro la Sampdoria. Il pareggio di Napoli ha regalato tante certezze a questa Inter: «Al San Paolo mi sono piaciute molte cose, ma allo stesso tempo si trova sempre qualcosa per lavorare e migliorare. Noi vogliamo arrivare, dove non lo sappiamo, ma vogliamo arrivare. Mi è piaciuto il fatto di andare a giocarla a Napoli, anche se mi hanno fatto stringere i denti quando hanno palleggiato in area.Se siamo da scudetto? Se lo chiedete sempre, vuol dire che avete dubbi», l’analisi di Spalletti.
AVVERSARIO OSTICO - I nerazzurri, che hanno già battuto Fiorentina, Roma e Milan, affronteranno una squadra veloce, in forma, che in 8 gare (c’è da recuperare quella contro i giallorossi) ha conquistato 17 punti: «Le partite sono tutte insidiose, poi loro hanno questo entusiasmo, questa classifica, questo allenatore è una spensieratezza che li rende ancora più ostici. Giampaolo rende forti le sue squadre, merita questa attenzione. Ha detto che vorrebbe allenare l’Inter? Io sarei il primo abbonato perché sarebbe una garanzia. Dobbiamo essere bravi a riazzerare. Non vogliamo metter paura a nessuno, si bada a noi stessi, non in casa degli altri. La Sampdoria è arrivata davanti a noi l’anno scorso e allora perché dite a priori che è battibile? Siamo una squadra fortissima, ma siamo anche la stessa squadra che in un momento ha fatto bene e in un momento ha fatto male».
IL TURNO DI EDER - L’Inter conta gli acciaccati: Candreva potrebbe finire in panchina. Al suo posto è pronto Eder dal primo minuto. Confermata la coppia difensiva (la migliore del campionato con 5 gol subiti assieme a Napoli e Roma) Miranda-Skriniar: «Miranda trasferisce ai compagni equilibrio, a volte se la prende comoda, non esagera maisull’uso delle sue qualità ma è essenziale che non dia spazio agli avversari. Per Skriniar quando in estate abbiamo instaurato la trattativa ho chiamato Giampaolo. Mi ha risposto dicendomi «Se mi levi anche questo...». È la conferma che Milan è un ottimo giocatore». Poi, in risposta a Sarri: «Per lui sono ministro della Difesa? Sul piano qualitativo l’ho definito ministro dell’Economia, spero lo abbia detto pensando la stessa cosa. Non so come l’abbia detto». Sul botta e risposta tra i due tecnici, si è inserito Giampaolo: «Allora io mi vedo all’opposizione». Palla al centro.
(Fonte: Salvatore Riggio, il Messaggero 244/10/17)
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