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il Messaggero – L’Inter ritrova la vittoria e il sorriso. Spalletti ringrazia Karamoh…

Supera il Bologna, che chiude in nove, e interrompe un digiuno che durava dal 3 dicembre: decisivo Karamoh

Francesco Parrone

L’ Inter torna a vincere nel momento migliore per ritrovare il sorriso, dopo 70 giorni burrascosi. Dalla vittoria contro il Chievo (3 dicembre, 5-0) al 2-1 rifilato al Bologna, Luciano Spalletti ne ha viste di tutti i colori, ma ora può godersi il sorpasso alla Lazio e il terzo posto in classifica. In realtà, l’Inter rischia grosso anche con gli emiliani, domati soltanto da un Rafinha superlativo.

FRECCIA NERAZZURRA - Il brasiliano mostra di essersi inserito nei meccanismi interisti e cambia il volto della partita, dando una bella spinta all’Inter. Il Bologna ci prova fino alla fine e chiude in nove per i rossi a Mbaye (doppia ammonizione) e Masina, espulso con la Var per un brutto intervento su Lisandro Lopez. È proprio di Rafinha l’assist a Karamoh, che raddoppia dopo una perfetta combinazione tra i due. Fino a quel momento i nerazzurri in attacco avevano fatto fatica, nonostante il vantaggio iniziale di Eder e il pareggio dell’ex Palacio. Oltre a Rafinha, Spalletti può ringraziare proprio i due marcatori: l’italo brasiliano non sbaglia un colpo e Icardi può quindi recuperare con calma, mentre il giovane francese (classe 1998) ha finalmente avuto la chance (Candreva escluso eccellente) che tanto aspettava, ripagando la fiducia del tecnico di Certaldo. Ritrovata la vittoria, però, questa Inter non può più perdersi perché la lotta Championsresterà un’ardua battaglia fino a maggio.

L’ANALISI - Da rivedere le prestazioni di Miranda, Brozovic e Borja Valero. Il brasiliano con un errore incredibile spiana la strada a Palacio per l’1-1; il croato è l’uomo assist sull’1-0 di Eder ma viene fischiato al momento del cambio («esiste un regolamento: chi esce da questo regolamento, allora si autoesclude. Era un po’ nervoso, ma non mi sembra che abbia voluto irretire il pubblico», la spiegazione di Spalletti); lo spagnolo davanti alla difesa è troppo lento e prevedibile. «Per la situazione che stiamo vivendo, dove lo sconforto può prevalere, abbiamo fatto una gran partita. Abbiamo fatto un girone di andata di altissimo livello e questo non

vuol dire che avremmo dovuto vincere tutte le altre gare», ha aggiunto il tecnico interista. Il Bologna protesta nel finale per un tocco di mano di D’Ambrosio su cross di Falletti: «Non era attaccata al corpo», la considerazione di Roberto Donadoni. Un penalty non concesso dall’arbitro Valeri dopo aver visionato la Var: «Il braccio è lungo il corpo e Danilo quando si accorge che il pallone gli va sulla mano cerca di toglierlo. Oltretutto la distanza è troppo ravvicinata: secondo me l’interpretazione dell’arbitro è stata corretta», la replica di Spalletti. Al di là degli episodi restano la vittoria dell’ Inter e il sorpasso alla Lazio. Con un Rafinha così ora a San Siro possono stare un po’ più tranquilli.

(Fonte: Salvatore Riggio, il Messaggero 12/2/18)

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