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IL MESSAGGERO – MANCINI SFIDA LA SUA EX SAMP SOTTO GLI OCCHI DI MOU…

Francesco Parrone

Il Messaggero, nell’edizione odierna fa un’analisi sul momento in casa nerazzurra e sulla sfida di questa sera contro la Sampdoria: “Quando giochi contro la Sampdoria e allo stadio c’è anche José Mourinho (e con lui pure...

Il Messaggero, nell'edizione odierna fa un'analisi sul momento in casa nerazzurra e sulla sfida di questa sera contro la Sampdoria"Quando giochi contro la Sampdoria e allo stadio c’è anche José Mourinho (e con lui pure Ronaldo, il Fenomeno), seppur in tribuna e non in panchina come quel 20 febbraio 2010 (la gara delle famose manette a Tagliavento), allora capisci che il momento è davvero particolare. L’Inter cerca una vittoria per svoltare e riprendersi da questa caduta libera che l’ha fatta scivolare in quinta posizione. Il ritiro, si spera, dovrebbe essere servito per questo: isolare la squadra e ricompattarla per non perdere altro terreno dal terzo posto. «Ho l’Inter nel cuore e sono grato alla famiglia Moratti. Sia chiaro, però, che non farò il dirigente all’Inter e non sono alla ricerca di un club. Ma sono i club a cercare me», le parole dello Special One.

LE SCELTE - Roberto Mancini, pungolato sulla presenza di Mourinho («Tutti possono venire. Lo ha invitato Moratti e Moratti può fare quello che vuole»), punterà tutto sul tridente nel match contro la Samp: i due ex Icardi ed Eder potrebbero giocare con Palacio. E anche tra i blucerchiati ci saranno due ex nerazzurri: Ranocchia e Dodò. Il tecnico nerazzurro non vuole abbandonare il sogno del terzo posto: «Abbiamo fatto questi giorni per stare in tranquillità e lavorare senza pensare ad altro e penso che nulla sia perduto, nonostante la sconfitta di Firenze contro la Fiorentina». E sul ritiro: «Non c’è stato nulla di punitivo. Chiaro che il ritiro non piace a nessuno, ma è anche giusto cambiare qualcosa per virare questa situazione. Tutti hanno accettato e lavorato bene. Il calcio è questo, entri in un trip negativo e non ne esci. Poi magari torni a vincerne 5-6 di seguito di colpo. Ai giocatori ho detto di trovare tranquillità e consapevolezza, sapendo che questo è il calcio. Ci sono momenti così, in un niente cambia tutto. Se tra 5 partite siamo terzi si parlerà al contrario. In questi momenti bisogna parlare di meno, se potessi non fare la conferenza sarebbe meglio. Inutile parlare a volte, bisogna dare il massimo per uscirne. Le critiche? Non ho letto niente, non ho idea. Ognuno è libero di scrivere ciò che vuole, so come funziona in Italia. Se vinci sei il migliore, se perdi sei il peggiore».

GLI OBIETTIVI - Insieme a Mourinho e Ronaldo, ci sarà anche Thohir. Il presidente nerazzurro tornerà da Londra per assistere al match: «Dobbiamo assolutamente arrivare terzi e Mancini è l’allenatore ideale. Ci vorrà tempo, ma che questa non sia una scusa. Stiamo cercando degli sponsor a livello globale. Con la Cina è bene creare connessioni». Non è un bel periodo nemmeno per la Sampdoria di Vincenzo Montella. «Siamo indietro rispetto ai nostri obiettivi, ma a San Siro non possiamo permetterci di perdere. Abbiamo tanti ex nerazzurri e qualcuno avrà sicuramente voglia di rivalsa. Loro dispongono di grandi giocatori, ma sono in linea con i loro obiettivi. Ci sarà Eder, ha fatto la sua scelta e da parte nostra c'è solo un ringraziamento per quanto fatto con noi. Facciamo pochi gol? Il vero problema è che subiamo anche troppo, dobbiamo migliorare nel tiro in porta perché arriviamo spesso negli ultimi venti metri ma calciamo poco. Abbiamo dimostrato di avere giocatori con carattere,ma appena sbagliamo un disimpegno ci assale la paura»".

(Fonte: Salvator Riggio, Il messaggero 20/02/16)