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Dal quotidiano il Messaggero, il punto sul possibile futuro lontano dalla Lazio di Sergej Milinkovic-Savic: "Senza dubbio l’oggetto dei desideri di tanti big, anche perché di centrocampisti così giovani e di quel livello in giro non ce ne sono, e solo in quattro possono permetterselo: Real, Psg e le due di Manchester. E in questo momento il Madrid è la favorita, a prescindere da come gli spagnoli decideranno di gestire l’eventuale operazione-Neymar. In Italia lo vorrebbe tanto la Juventus, ma rimarrà un sogno per la cifra che pretende Lotito, si parte da 150 milioni (e senza contropartite), e anche perché con i bianconeri non c’è alcuna voglia di trattare, se non addirittura a cifre superiori a quella richiesta.
Si tratta di una vera e propria questione di cattivi rapporti, è questa la realtà. Ai più la sua cessione appare scontata, anche per non ripetere quanto accadde nell’estate del 2015 quando, dopo la prima e splendida stagione con Pioli, a Formello arrivarono offerte pazzesche ma rimandate al mittente per Felipe Anderson soprattutto, ma pure per de Vrij, Parolo e Candreva. Esperienza che non si ripeterà, anche perché, per stessa ammissione dei dirigenti laziali, quello fu un errore strategico. Dall’altra parte però Lotito per il gioiello serbo chiede una somma “monstre” che potrebbe addirittura lievitare durante i mondiali. Una cifra che semmai dovesse entrare nelle casse laziali, garantirà la sicurezza di costruire una squadra ancora più forte, a prescindere dall’ingresso o meno in Champions League.
D’altronde hanno agito così anche altri grandi club. E la Lazio quel salto l’ha già compiuto, tanto che il prossimo anno alzerà ulteriormente il suo tetto ingaggio, arrivando fino a 3 milioni. Il primo ad arrivarci doveva essere de Vrij, ma l’olandese, spinto dalla Seg, ha preferito altre strade. Le stesse che hanno percorso Hernanes e Candreva".
(Fonte: Daniele Magliocchetti, il Messaggero 26/3/18)
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