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Andrea Pazzagli, ex portiere di Milan, Ascoli e Bologna è deceduto questa mattina a soli 51 anni, probabilmente per un infarto. Era in vacanza con la moglie e i tre figli in Toscana. Una notizia tremenda per gli appassionati di calcio, che avevano imparato ad apprezzare il suo garbo anche nelle vesti di commentatore televisivo e di preparatore delle Nazionali giovanili azzurre.Mercoledì sarebbe dovuto tornare al lavoro, a Coverciano, per una riunione dello staff della Nazionale Under 20. Il malore lo ha colpito questa mattina intorno alle sette. Se ne è andato così uno dei giocatori del Milan di Arrigo Sacchi.Pazzagli arriva in rossonero nell’estate del 1989. Cresciuto nel vivaio della Fiorentina, era andato a farsi le ossa a Imola, Bologna, Udinese, Catania e poi Ascoli. Lì dove era arrivato in Serie A da titolare, il suo trampolino verso la maglia rossonera. Al Milan è rimasto due anni.Ma fa comunque in tempo a togliersi grandi soddisfazioni. Prima da dodicesimo di Giovanni Galli e poi da titolare nella stagione 1990-91, quando diventa campione del mondo da numero uno, scendendo in campo in Milan-Olimpia Asuncion 3-0 (finale di Coppa Intercontinentale). A 31 anni, passa poi al Bologna, alla Roma e chiude in C1 coni l Prato nel 1996.La sua storia, però, non finisce lì. Entra nello staff del Milan come preparatore dei portieri, poi va alla Fiorentina e dal 2001 è nello staff delle nazionali italiane. Ma non solo. Forse in pochi sanno che Pazzagli era anche un cantautore capace di comporre e pubblicare due album molto apprezzati dalla critica.
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