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In attesa del tanto agoniato closing, in casa Milan si cerca di programmare il futuro. Secondo Tuttosport, infatti, sono sempre più frequenti i segnali che indicano un avvicinamento di Roberto Mancini alla panchina rossonera. Un tecnico che, a suo tempo, si è molto identificato con la causa nerazzurra, soprattutto nel periodo post-calciopoli, più che nella sua ultima e sfortunata esperienza. Ma che da tempo, ormai, non perde occasioni per prendere le distanze dalla sua ex società. Ieri l’ultimo attacco frontale, probabilmente con Ausilio come obiettivo principale. Parlando a Sky Tg24, ha detto che: «La squadra ha ottimi giocatori, non so se si può dire altrettanto dei dirigenti». Un bel siluro: se dettato dal cuore o strumentale, lo scopriremo quanto prima. In questo senso si spiegano anche i dubbi che l’attuale allenatore, Montella, ha nei confronti della nuova dirigenza. Giustamente, ha detto e ribadito di voler capire quali sono i programmi: forse perché certe voci sono arrivate anche a lui, forse perché anche lui ha letto i complimenti sperticati di Mancini a Fassone e Mirabelli lo scorso 3 febbraio («Fassone è il top, è competente, sa di calcio ed è una persona per bene, un peccato mandarlo via dall’Inter. Mirabelli conosce benissimo i giocatori e ha il grande pregio di dirti sempre quello che pensa veramente anche se non ti piace») e vuole provare a capire che cosa possa esserci dietro queste singolari coincidenze. Certo, il tifoso milanista oggi è con Montella, che ha appena portato a segno il sorpasso sull’Inter in classifica: se anche il derby dovesse andare in un certo modo, allora sarebbe davvero dura far digerire una sua eventuale sostituzione. al tempo stesso, però, se davvero si dovesse arrivare a Mancini, significherebbe che i soldi davvero non mancano, al nuovo Milan.
(Tuttosport)
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