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Il Philadelphia Union ha un Chief Tattoo Officer, un tatuatore ufficiale. Ecco il motivo

Redazione1908

La squadra statunitense ha ingaggiato un tatuatore

Oggi è estremamente raro vedere un giocatore senza un tatuaggio. Spesso raccontano belle storie come quella di Marco Materazzi che si tatuò la Champions del 2010 vinta con l'Inter, un modo per ricordare un trionfo speciale. Più recente quello di Mauro Icardi che si è fatto un leone e due suoi cuccioli, una dedica speciale per le sue figlie. Come riporta Vanity Fair, in pochi però possono dire di avere un tatuatore a disposizione. Lo può dire una squadra sola il Philadelphia Union. La squadra statunitense ha un Chief Tattoo Officer, un addetto ai tatuaggi. "Non il primo venuto. Alla selezione si sono presentati in 150, poi ridotti a 5 consultando giocatori e staff. Il vincitore del contratto per un anno è stato Jay Cunliffe, proprietario di Bonedaddys Tattoo, nel nord est di Philadelphia. L’idea di avere un tatuatore ufficiale è venuto a un rappresentante del marketing mentre confrontava i suoi tatuaggi con quelli di un giocatore. Non è solo inchiostro sulla pelle, è, almeno nelle intenzioni, un modo per ravvivare lo spirito di squadra. Insomma il tatuaggio fa spogliatoio".

(Vanity Fair)