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Il presidente del Bayern evade 18,5 milioni di euro. Ora rischia grosso

Lorenzo Roca

Il presidente del Bayern Monaco e leggenda del calcio tedesco Uli Hoeness, ha confessato in tribunale di aver frodato il fisco. «Ho evaso le tasse e sono consapevole che essermi consegnato alle autorità non cambia questo fatto. Speravo di...

Il presidente del Bayern Monaco e leggenda del calcio tedesco Uli Hoeness, ha confessato in tribunale di aver frodato il fisco. «Ho evaso le tasse e sono consapevole che essermi consegnato alle autorità non cambia questo fatto. Speravo di sfuggire a un’incriminazione penale». Hoeness era stato arrestato il 20 marzo scorso e rimesso in libertà dopo il versamento di una cauzione da 5 milioni di euro. La cifra che il legale di Hoeness ha dichiarato alla Corte come «evasa» tra il 2003 e il 2009 è di 18,5 milioni di euro, molto vicina ai presunti 20 milioni che si riteneva fossero stati nascosti in un conto cifrato in Svizzera, ma molto superiore a quella stimata dall’accusa: 3,5 milioni.L'evasione era emersa grazie all’accordo fiscale tra Germania e Svizzera voluto dal governo Merkel, ma già nel gennaio 2013 il numero uno del club bavarese aveva volontariamente versato al fisco 10 milioni di euro. La cifra evasa deriva non solo dalle attività sportive ma anche da un’attività legata alla produzione e al commercio di salsicce e salumi e da proventi di speculazione in Borsa. Hoeness ha detto in aula: «Avevo perso la testa. Sono lieto che ora tutto sia trasparente e sul tavolo. Sono profondamente dispiaciuto per quanto ho fatto, farò tutto il necessario per garantire che questo capitolo per me spiacevole si chiuda. Ho donato milioni di euro in beneficenza, non sono un parassita sociale». Il verdetto è atteso per giovedì e Hoeness rischia una pena che va da una multa fino a 10 anni di carcere.