Scocca l'ora anche del sindacato dei calciatori che cerca di movimentare le acque nel mondo del calcio. La Fifpro, questo il nome del sindacato dei calciatori, ha fatto ricorso alla Commissione UE contro il sistema dei trasferimenti FIFA: secondo il sindacato infatti ci sarebbe un problema di distribuzione delle risorse. Se infatti pensiamo ai 3,8 miliardi di euro spostati nel calciomercato nel 2015. Di questi gran parte (ossia 238 milioni) sono finiti agli agenti mentre solo 20,7 milioni di euro sono andati ai club in guisa di risarcimento per aver allenato quei calciatori fino a 21 anni. In pratica Fifpro vuole fare emergere la realtà di tutti coloro che non percepiscono salari perché non si chiamano Ronaldo o Messi. C'è già chi parla di scenari rivoluzionari. Si auspica n accordo tra i calciatori e la FIFA perché l'obiettivo della Fifpro è il riconoscimento di un contratto collettivo che garantisca condizioni minime e il diritto di liberarsi se lo stipendio non è pagato. Nella peggiore delle ipotesi invece l'accordo non sarebbe raggiunto, e la commissione, per evitare un vuoto regolamentare, potrebbe creare un nuovo sistema sui trasferimenti dettando autonomamente le regole. Per intenderci la strada va verso una Tobin Tax, una gabella che colpirebbe tutte le transazioni sui mercati valutari per stabilizzarli e per procurare entrate da destinare alla comunità internazionale.
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IL SINDACATO DEI CALCIATORI SI RIBELLA. VERSO UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO?
Scocca l’ora anche del sindacato dei calciatori che cerca di movimentare le acque nel mondo del calcio. La Fifpro, questo il nome del sindacato dei calciatori, ha fatto ricorso alla Commissione UE contro il sistema dei trasferimenti FIFA:...
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