Il sogno dell'Inter e di Spalletti, è senza ombra di dubbio Nainggolan. E' altresì vero però che dopo aver di fatto (quasi) ceduto Salah al Liverpool e con Rüdiger sul piede di partenza, è francamente difficile però pensare che i giallorossi si possano privare di un altro big come Nainggolan. Per di più, probabilmente il big per antonomasia, visto l’impatto del belga sia in campo sia esternamente sulla tifoseria. Ora che non c’è più Totti, Radja di fatto è destinato a diventare (con De Rossi) il giocatore simbolo del mondo giallorosso. Di mezzo, però, ci sono due ma: l’abitudine oramai consolidata della proprietà americana della Roma a non considerare nessuno incedibile di fronte ad offerte considerate congrue e quella famosa promessa di adeguamento contrattuale effettuata la scorsa estate e mai mantenuta. «Ho già parlato abbastanza del mio futuro e di quello che voglio – ha detto ieri Nainggolan, in questi giorni in ritiro con la nazionale belga –. Io ho dato, ho fatto, ho promesso e ho mantenuto. Adesso non tocca più a me». Messaggio che più chiaro di così non si può. Nel senso che Radja, nonostante il mancato adeguamento, ha continuato a dare tutto se stesso per la squadra e per il club e ora si aspetta che sia la Roma a fare qualcosa per lui. Insomma, Nainggolan ora vuole staccare la spina e poi vedrà. L’intenzione della Roma è di tenerlo, ma dovrà anche accontentarlo. Quella di Luciano Spalletti, invece, è di riaverlo con sé. «E’ un allenatore che ha dimostrato di essere bravo, con lui abbiamo riconquistato la Champions League – chiude il Ninja –. Però non c’è niente di più da dire. In questo momento non voglio parlare di mercato. Manca un mese, sono tranquillo».
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Il sogno dell'Inter e di Spalletti, è senza ombra di dubbio Nainggolan
(Gazzetta dello Sport)
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