Il Sole 24 Ore – Derby: è una sconfitta per entrambe. Pioli ha fatto il Sacchi, Montella…

Secondo Il Sole 24 Ore il pareggio nel derby è un risultato che non premia nessuna delle due squadre: "Alla fine due punti persi per parte. Con la Juventus sempre più padrona del prossimo scudetto, in questo bellissimo torneo di «ciapa nò» (briscola, specialità a «non prendere») in cui si è da qualche anno trasformato l’ex campionato più bello del mondo".

La classifica - "Il Milan può guardare al campionato con maggiore serenità rispetto ai cugini nerazzurri, visto che in classifica si trova al secondo posto, appaiato alla Roma, con cinque punti di distacco dalla capolista Juventus. Ma alla fine dei conti, proprio come i nerazzurri, ha perso il derby di ieri sera: perché farsi infilzare al 92esimo da Perisic, in pieno recupero, dopo aver assaporato il gusto della vittoria e del secondo posto in splendida solitudine è senza dubbio una grandissima occasione buttata al vento".

"Sconfitta" anche per l'Inter - "Derby perso anche per i nerazzurri, perché il punticino derivato dal pareggio (2-2 alla fine) equivale a un’iniezione di fiducia per come è maturato, ma è ben meno di un brodino caldo in chiave classifica. Il terzo posto, obiettivo dichiarato dal neo allenatore Pioli, resta lontano anni luce. I 18 punti fatti finora valgono per Icardi e compagni la nona posizione, con un distacco di ben otto punti dalla terza piazza, quella che conta per la Champions del prossimo anno. A proposito dei due appena citati, Pioli e Icardi, si conferma la maledizione da derby: l’allenatore non ne ha mai vinto uno, l’attaccante non ha mai segnato ai rossoneri da quando è a Milano".

Pioli come Sacchi, Montella come Herrera - "Partita bella, tutto sommato, per quello che il nostro calcio è in grado di proporre in questo momento storico. O forse sarebbe più giusto dire partita emozionante, interpretata con due spartiti diametralmente opposti: Pioli punta sul gioco e sul possesso palla (alla fine il dato sarà del 65 per cento abbondante a favore dei nerazzurri) mentre Montella disegna una squadra votata alla difesa e al contropiede. Scherzando, si potrebbe dire che Pioli ha fatto il Sacchi, mentre Montella ha fatto l’Herrera. Per un volta sono proprio i dati (che di solito utilizzo poco per spiegare le partite) a dare la giusta chiave di lettura a quanto successo in campo: 34 i cross dell’Inter (chi ha dubbi su come giocherà Pioli se li tolga subito) e solo 4 quelli del Milan. Come dire che i soli Perisic e Candreva, con 9 cross a testa, hanno buttato la palla in mezzo il doppio rispetto all’intera squadra avversaria".

(Il Sole 24 Ore)

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