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Una partita carica di motivazioni, soprattutto per la Lazio. O almeno così l'hanno dipinta la maggior parte dei giornali italiani. I biancocelesti hanno nel mirino il terzo posto e l'inter deve preoccuparsi di difenderlo. Domani sera le due squadre si incrociano a San Siro.
Il quotidiano romano 'Il Tempo' questa mattina s'è messo ad analizzare la gara da un punto di vista 'economico'. La filosofia al risparmio di Lotito contro le 'spese grosse' della famiglia Moratti.
"Se si analizzano le nude cifre Claudio Lotito il suo campionato lo ha già vinto. Sì, perché giocare con la possibilità di sconfiggere i nerazzurri e scavalcarli al terzo posto in classifica sembra un vero e proprio manifesto della politica calcistica del patron della Lazio. Con un monte ingaggi tre-quattro volte inferiore (circa 35 milioni contro gli oltre 120 di «paperone» Moratti) i biancocelesti fanno visita ai nerazzurri con un pronostico quantomai incerto e la possibilità di giocare per lo stesso obiettivo", si legge nell'articolo firmato da Solimene.
Niente a che vedere con l'anno scorso, quando la formazione romana decise di 'far passare' - dicono - i nerazzurri all'Olimpico per strappare lo scudetto alla Roma (ma le parate di Muslera, qualcuno se le ricorderà mai?).
Quest'anno è stata registrata una 'inversione di tendenza' con Lotito che chiude in negativo il bilancio e il presidente interista che chiude il mercato ad agosto per poi riaprirlo a gennaio. "I meriti di una Lazio che sta andando oltre le proprie possibilità vanno sommati ai normali contraccolpi che sta subendo la banda nerazzurra per la fine del ciclo del 'triplete'. Una 'congiunzione astrale' che potrebbe essere unica e che, proprio per questo, va sfruttata a tutti i costi. In fondo, una vittoria non servirebbe soltato a sorpassare l'Inter in classifica, ma anche a fare un dispetto ad una società che, al di là del gemmellaggio tra le tifoserie, negli ultimi tempi si è dimostrata tutt'altro che amica", continua lo stesso giornalista.
E il riferimento è al caso Pandev e alla riunione di Lega che ha creato contrasti tra le 'grandi' (Inter, Juve, Milan, Roma e Napoli) e le 'piccole' (Lazio in prima fila) nel dibattito sui cosiddetti 'bacini d'utenza'.
Insomma per il Tempo è 'Davide che sfida Golia' e il quotidiano parla di consapevolezza per augurarsi che 'la fionda possa fare centro'.
Gli interisti invece si augurano che per una volta essere un gigante non sia una colpa (soprattutto se lo sei diventato a tue spese) e che Golia quel colpo di fionda riesca a schivarlo.
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