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Il terzo posto agevola i “pagherò”, l’Inter in corsa a gennaio porta in dote Borini

Riccardo Fusato

Sembra davvero un’Inter molto diversa e più competitiva quella che ha cominciato la stagione. Le differenze con l’anno scorso sono sostanziali e il fatto anche di avere una panchina più lunga aiuta WM nelle scelte e da la possibilità di...

Sembra davvero un’Inter molto diversa e più competitiva quella che ha cominciato la stagione. Le differenze con l’anno scorso sono sostanziali e il fatto anche di avere una panchina più lunga aiuta WM nelle scelte e da la possibilità di cambiare anche a partita in corso, perché ci sono alternative importanti. La prova è stata la gara con l’Atalanta, dove, i tre cambi effettuati dal mister nerazzurro, Osvaldo, Hernanes e M’Vila hanno fatto la differenza e sono stati decisivi. Ma non solo; a Torino l’unico tiro nello specchio della porta è arrivato dal subentrante Osvaldo. In più i nerazzurri hanno anche più stimoli. Sembra una eresia, ma la finale-Champions 2016 a San Siro è come una luce in fondo al tunnel che deve moltiplicare le forze (e far pensare di poter vincere l’Europa League perché porta ai Preliminari di CL); l’essere in zona-vip a gennaio potrebbe significare un pungolo per Thohir ad aggiungere l’uomo complementare (una punta duttile, forse Borini?); qualificarsi per la futura Champions significa agevolare i «pagherò» dei prestiti attuali ma anche investire per rendere fortissima la squadra attuale; domenica c’è il Cagliari, ovvero la seconda gara in casa, la seconda opportunità.