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IlFattoQuotidiano: «La Rcs si lancia con le scommesse, ma è legale?»

L’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano ha operato un’indagine sui soci di Rcs, gruppo editoriale che, tra gli altri, controlla Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, scoprendo che tra di essi vi sono Urbano Cairo, Diego...

Lorenzo Roca

L'edizione odierna de Il Fatto Quotidiano ha operato un'indagine sui soci di Rcs, gruppo editoriale che, tra gli altri, controlla Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, scoprendo che tra di essi vi sono Urbano Cairo, Diego Della Valle e John Elkann. Poi, ai margini, Silvio Berlusconi (legato dalle azioni di Mediobanca), Andrea Agnelli (legato dalle azioni della Fiat) e Massimo Moratti (legato dalle azioni di Pirelli). Fino a qui nulla di strano, se non fosse che a breve l'editrice avvierà una vera e propria agenzia di scommesse sportive online, che sfrutterà il marchio della Gazzetta e si chiamerà Gazzabet. Scommesse su tutto, ovviamente, compresa la Serie A. E qui nascono i problemi: è legale tutto ciò? Stando al regolamento, no: «A dirigenti, soci e tesserati è fatto divieto di effettuare, accettare o agevolare scommesse con atti funzionali alla effettuazione delle stesse». Ma, secondo l'avvocato Di Cintio, non è così: «Al momento non esiste una legge che vieta il possesso di quote nelle società di betting e contemporaneamente di quote all’interno di società sportive. Non c’è incompatibilità di fondo, perché i bookmakers hanno interesse al corretto svolgimento delle gare, altrimenti ci perderebbero quattrini. Diverso, invece, il caso in cui due soggetti si accordano per alterare una partita e dopo vanno a scommeterci sopra».