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ilGiornale – I Patron stranieri spaventano i tifosi italiani ma in Premier è consuetudine…

Francesco Parrone

Alcuni tifosi dell’Inter temono che l’indonesiano Thohir sia entrato nel calcio italiano per speculare, ma guardando la Premier league si rinfrancano perché la maggioranza è in mani straniere e l’indebitamento era alle stelle...

Alcuni tifosi dell'Inter temono che l'indonesiano Thohir sia entrato nel calcio italiano per speculare, ma guardando la Premier league si rinfrancano perché la maggioranza è in mani straniere e l'indebitamento era alle stelle anche prima. La serie A è capeggiata dalla Roma dell'americano James Pallotta, sostituto di Thomas Di Benedetto, e da maggio al Catania c'è un vicepresidente argentino, l'agente Fifa Pablo Cosentino. Oltremanica, sui 20 club della Premier, solo 6 sono hanno vertici locali: Crystal Palace (con 4 soci), Everton (3, compreso l'ex attore Kenwright), West Bromwich (2); Newcastle (con il marchio di abbigliamento Ashley), StokeCity (scommesse) e Tottenham.

Metà degli altri 12 club ha proprietà americana, affascina il binomio alla guida del Liverpool, con un editore-finanziere e il cestista piùfort e almondo, Lebron James (Miami). Due quartetti sono contrapposti sul piano religioso, hanno origine ebraica Lewis, l'oligarca Abramovich, gli americani Lerner e i Glazer, eppure non hanno problemi a scambiarsi giocatori con i musulmani: lo sceicco Mansour, Allame Khan (pakistano) e il malese Tan (alla guida del Cardiff). L'attività più singolare è dei Liebherr,esecutori testamentari al vertice del Southampton di Osvaldo e dell' ex bolognese Ramirez. L'Arsenal ha la base più diversificata, con un imprenditore sportivo statunitense, un uzbeko e un iraniano. Insomma, il tandem fra l'editore Thohir e il petroliere Moratti in Inghilterra ha 9 predecessori che vanno d'accordo e alimentano il campionato più antico al mondo. Anche a Milano potrebbe funzionare, anzi magnati dall' estero sono i benvenuti anche in A.