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ilGiornale – Thohir sogna la Champions 2016 ma serve realismo perchè…

Francesco Parrone

Erick tele Thohir pensa davvero a tutto, quando non si parla di calcio. L’ultima trovata è quella dell’incitamento alla squadra per la partita di Bologna attraverso Inter channel. Bel colpo da uomo mediatico, che sa esprimere, e attrarre,...

Erick tele Thohir pensa davvero a tutto, quando non si parla di calcio. L’ultima trovata è quella dell’incitamento alla squadra per la partita di Bologna attraverso Inter channel. Bel colpo da uomo mediatico, che sa esprimere, e attrarre, simpatia. La sera prima della partenza per Giacarta, ha convocato in albergo un buon parrucchiere-truccatore che l’ha rimesso in sesto anche per una serie di foto, eppoi sorriso a 28 pollici ed ecco inciso il saluto in italiano con sciarpa nerazzurra. «In bocca al lupo per Bologna». Con l’ormai naturale: «Forza Inter!». E dall’Indonesia ha aggiunto: «Spero di arrivare tra il 3Ëš e il 4Ëš posto». Massimo Moratti è stato più tradizionale e ieri pomeriggio si è ripresentato ad Appiano, accolto da qualche abbraccio (Cambiasso) e molti sorrisi.

Thohir l’aveva detto: «Andrà Moratti a parlare alla squadra». E così è stato. Tutto nel segno di una strategia studiata che spiega l’uomo e il businessman. Presidente perfetto, direte. Certo, ma poi c’è l’Inter. Ovvero la squadra con Mazzarri e magari la necessità di vincere fin da Bologna. Da qui a Natale il campionato dirà qualcosa. Ammette il tecnico: «Non sarà un verdetto definitivo. Dopo le partite con Napoli e Milan, prima di Natale, si capirà molto». Thohir ha già fatto sapere che si immagina la sua Inter finalista nella Champions 2016, che avrà la finale a San Siro. Finalmente pensa in grande, avrà detto la gente. Ma anche qui serve realismo. Pagare per comprare buoni giocatori. Sennò addio sogni di gloria. E Mazzarri ieri lo ha fatto sapere al colto e all’inclita.

Certamente, essendo uomo avveduto, lo avrà detto anche al presidente prima della partenza, quindi Thohir non sarà colto di sorpresa da questo realismo. «È molto positivo quando un presidente dice certe cose. Non mi dispiace alzare l’asticella. Ma, dicendo queste cose, bisogna essere poi competitivi per puntare a determinati obiettivi. Il rapporto è tra ciò che vuole fare la società e ciò che si dichiara. Se si fanno investimenti, perché no?». Chapeau anche a Mazzarri. Contano le parole, ma soprattutto i fatti. L'allenatore ha raccontato di aver lasciato alla società la sua lista dei giocatori desiderati: i famosi otto, che poi non arriva nemmeno il nono. «La lista l’ho consegnata all’inizio dell’anno. Ma per alzare l’asticella bisogna sempre cercare di migliorare con inserimenti mirati di giocatori importanti». Ecco, appunto oggi l’Inter si aggrappa a Campagnaro in difesa. Non c’è di meglio.