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Adesso è di gran moda far sapere che la prossima non sarà una partita fondamentale, importante ma non decisiva, ci sono ancora dodici giornate, il campionato è lungo. Il jungle per qualcuno sotto ipnosi continuerà fino alla 37ª di campionato, non per il Mancio: «Il nostro futuro dipende dal presente». È il motore di tutto quanto sta girando attorno all’Inter,e dentro questa uscita c’è perfino la sua volontà di fare nuove cose: «Stiamo facendo un lavoro importante, poi magari agiugno la società non sarà contenta ma intanto qui si lavora per avere risultati immediati, dobbiamo forzare per capire le nostre potenzialità e questo ci permetterà di lottare per lo scudetto la prossima stagione. Intanto sarebbe bello battere una checi sta sopra».
Se la squadra è stata contagiata dalle sue attuali performance mentali, il futuro non dovrebbe far paura: «Mi chiedete se Guarin riposerà? Sì, lunedì, martedì e mercoledì, e quando arriva giovedì sarà riposato. Turnover per Santon e nuova chance per Hernanes?... Diciamo che Hernanes potrebbe giocare. Icardi farà staffetta con Palacio? Icardi gioca. Rammarico per Salah? Effettivamente potevamo prenderlo ma il Chelsea in cambio voleva giocatori che servivano a noi. É forte e poi adesso se faunpassaggio... segna». La missione è battere una che gli sta sopra, quindi il Napoli a Napoli. La scorsa stagione 4-2, sedicesima di andata, una sconfitta con una buona prestazione, Mazzarri la portava ad esempio. Quest’annno, 4 febbraio,l’1-0 con il gol di Higuain al 93’ in coppa Italia, palo di Icardi e ottima ripresa, Mancini ne era uscito orgoglioso: «L’unica partita di cui non sono rimasto soddisfatto è stata la trasferta di Empoli, lì non abbiamo giocato, per il resto ho sempre visto una squadra in crescita eintutte le gare si poteva vincere, nel senso che le occasioni ci sono state. Abbiamo subito delle sconfitte immeritate in relazione al gioco espresso, ma la squadra sta diventando una squadra».
Rientra Ranocchia, in mezzo Guarin, Medel e Brozovic anche se in settimana e ieri nell’ultima seduta prima della partenza per Napoli al posto del croato c’era Hernanes, davanti Shaqiri dietro a Palacio e Icardi. Il Napoli sta facendo il calcio migliore assieme a Lazio e Fiorentina, giovedì torna l’Europa League ma non si parla di turn over, Mancini si è pentito di non aver schierato Shaqiri e Palacio subito con la Fiorentina: «Al massimo ne cambio un paio». Ma non ha detto che questa non sarà una partita fondamentale, lo è, e anche tanto.
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