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IlMattino – Zemanlandia annienta l’Inter. I tifosi inveiscono contro Mazzarri…

Sembrava l’anno giusto, quello delle soddisfazioni e del riscatto. Invece l’Inter si ritrova a vivere il peggiore degli incubi: a San Siro accade l’impensabile, il Cagliari di Zeman, ultimo in classifica, umilia l’Inter a suon di gol....

Francesco Parrone

Sembrava l’anno giusto, quello delle soddisfazioni e del riscatto. Invece l’Inter si ritrova a vivere il peggiore degli incubi: a San Siro accade l’impensabile, il Cagliari di Zeman, ultimo in classifica, umilia l’Inter a suon di gol. Finisce 4-1 con rete di Sau e tripletta di Ekdal. Per l’Inter segna Osvaldo. Fischi e cori contro Mazzarri da parte del pubblico di San Siro che lascia gli spalti deluso e amareggiato. Mazzarri ha pesanti responsabilità, non è riuscito a correggere la rotta e a salvare la squadra da una sicura deriva, Nagatomo scioccante. Il giapponese indossa la fascia di capitano e in tre minuti si fa espellere, condannando i propri compagni a una sconfitta quasi certa. Zeman firma il suo trionfo, capisce i limiti degli avversari, perfora centralmente e non solo la scompaginata difesa nerazzurra, Ibarbo fa il mattatore, giganteggia,inventa. Di contro, Dodò è praticamente inesistente insieme a tutti i difensori. Pessimo Vidic, malissimo Medel ma nessuno si salva, forse solo Kovacic e Osvaldo per la volontà. Hernanes non pervenuto, Palacio sembra l’ombra del campione dell’anno scorso.

Anche i cambi, in particolare quello Guarin-Medel, non incidono anzi peggiorano. Un black-out totale: Thohir in tribuna è basito. Per l’Inter la partita sarebbe dovuta essere poco più di una pratica da archiviare in fretta. Invece il Cagliari si presenta a San Siro con un atteggiamento orgoglioso e offensivo, partebenee al 10’ trova il gol. Un’azione sciagurata con Nagatomo che offre un assist involontario a Sau che capitalizza l’errore e batte a rete. È il primo segnale di quello che sta per accadere: l’Inter è lenta,soffre. Eppure, al 18’ arriva il pareggio con una punizione lampo battuta da Palacio per Osvaldo. Al 25’ prima ammonizione per Nagatomo, due minuti dopo la seconda: il giapponese, con la fascia da capitano, perde la testa e si fa espellere. È l’episodio chiave della partita: centoventi secondi dopo arriva il vantaggio del Cagliari con Ekdal. Si attende la reazione dei nerazzurri ma arriva il tris: magia di Ibarbo che si mangia la difesa e dà a Ekdal che non sbaglia. Mazzarri sostituisce Dodò con D’Ambrosio. Ultimi minuti infuocati con Vidic che stende Sau in area. Per l’arbitro è rigore ma Cossu si fa parare da Handanovic. Un minuto e l’Inter viene trafitta ancora da Ekdal questa volta in girata, difesa imbalsamata.

L’Inter reagisce con debolezza. Poche occasioni costruite, un gol di Osvaldo in fuorigioco. Ibarbo semina il panico, Hernanes salva un gol fatto. Handanovic blocca un tentativo di Dessena. Mazzarri mette in campo Icardi al posto di Palacio, Farias rileva Ibarbo e va vicinissimo al quinto gol. Entra Guarin esce Medel. Anche per il colombiano partita da dimenticare, gli saltano i nervi ed è quasi rissa in campo. Torna la calma, passano iminuti, i tifosi vanno via sconsolati. Quelli che aspettano il triplice fischio inveiscono contro Mazzarri.