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IlMessaggero – Il Napoli gioca per la Roma. La squadra di Benitez si fa rimontare…

Napoli, il sapore è amaro. Il 2-2 con l’Inter è l’ennesima occasione sprecata per accorciare in maniera convinta sulla Roma. Il rammarico per la squadra di Benitez è enorme: non basta il 2-0 griffato Hamsik e Higuain per blindare la...

Francesco Parrone

Napoli, il sapore è amaro. Il 2-2 con l'Inter è l'ennesima occasione sprecata per accorciare in maniera convinta sulla Roma. Il rammarico per la squadra di Benitez è enorme: non basta il 2-0 griffato Hamsik e Higuain per blindare la vittoria. Si spegne la luce all'improvviso e l'Inter ne approfitta. I nerazzurri non rinunciano mai a giocare e meritano la rimonta che dimostra qualità di gioco e grande carattere. La partita è intensa. Il Napoli ha il piede sull'acceleratore. L'approccio è quello giusto. L'obiettivo è mettere alle corde l'Inter, vittima della solita fragilità difensiva. Il copione del primo tempo è abbastanza monotono. L'Inter prova a salire e il Napoli ne approfitta. La squadra è raccolta, Callejon e Mertens sono quasi sempre sulla linea dei difensori trasformando il modulo in un 4-4-1-1: l'elastico funziona.

IN DIFFICOLTÀ - Quando i due esterni partono, i nerazzurri vanno in difficoltà. Il meccanismo non s'inceppa mai a sinistra. Il merito è di Mertens che salta quasi sempre l'uomo creando la superiorità numerica. Il belga si fa apprezzare per i suoi assist. Il problema del Napoli, però, è la scarsa precisione davanti ad Handanovic. Ben sei le occasioni create nel primo tempo, quasi tutte griffate Gonzalo Higuain. L'argentino è sempre al mosto giusto, gli manca, però, il momento propizio per sbloccare il risultato. Handanovic risponde per ben tre volte all'appello. La più clamorosa comunque arriva al 21': controllo in velocità di Mertens che si allarga e serve l'accorrente Higuain in area, la deviazione del Pipita non è precisa e il pericolo sfuma. L'Inter è frastornata in avvio, ma non rinuncia mai a giocare. 

I pericoli principali arrivano da Guarin e Shaqiri, i più propositivi assieme a Brozovic. Icardi, invece, è limitato da Albiol e Koulibaly che sono abbastanza attenti in chiusura. Il quartetto regge perché Henrique e Strinic aiutano molto in fase di non possesso. Bene anche Inler: lo svizzero è sempre nel vivo della manovra e duella senza timori reverenziali con Medel. Propositivo anche Hamsik che però sbaglia due volte l'ultimo passaggio che poteva essere provvidenziale. La ripresa comincia con lo stesso copione. Mertens parte in velocità, ma Ranocchia fa buona guardia ed è impeccabile in chiusura. L'equilibrio si spezza al 6': Henrique sfrutta lo spazio che gli crea Callejon, cross perfetto per Hamsik che di testa brucia Handanovic. Lo slovacco festeggia il gol numero 8 e mostra un cuore tatuato all'indirizzo della moglie Martina. La risposta dell'Inter è immediata: Icardi si sveglia dal torpore e stacca di testa. Il Napoli adesso può interpretare la partita nel modo migliore. 

I nerazzurri avanzano il baricentro e lasciano spazio. Hamsik sfiora il raddoppio, poi ci pensa Higuain con un vero e proprio capolavoro. Elude l'intervento di Juan Jesus e con un destro a giro firma il 2-0. Mancini fa entrare subito Hernanes per Brozovic in modo da aumentare la qualità. L'Inter non si arrende e cerca di sfondare soprattutto con Santon che alla terza sgroppata consente ai nerazzurri di accorciare le distanze: è bravo Palacio a girare di destro in area. Benitez si copre e inserisce De Guzman per Mertens in modo da avere maggiore equilibrio. Il Napoli però soffre e Mancini decide di osare inserendo Puscas per Juan Jesus. Gli azzurri non tengono a destra ed Henrique stende Palacio in area. Per Rocchi non ci sono dubbi: dal dischetto si presenta Icardi che fa 2-2 con un rischiosissimo cucchiaio. Finisce così.