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ilMessaggero – L’Inter è stata fatta viola. Fiorentina travolgente, Mazzarri in crisi…

Disastro Inter, sette gol subiti nelle ultime due uscite in campionato e una montagna di problemi. La Fiorentina l’ha bucata tre volte, ma con una mira migliore il risultato sarebbe stato ancora più duro per i nerazzurri. Mazzarri è in...

Francesco Parrone

Disastro Inter, sette gol subiti nelle ultime due uscite in campionato e una montagna di problemi. La Fiorentina l'ha bucata tre volte, ma con una mira migliore il risultato sarebbe stato ancora più duro per i nerazzurri. Mazzarri è in crisi, ha una squadra che non risponde più alle sollecitazioni. Due partite consecutive da quando è a Milano non le aveva mai perse. La Fiorentina si gode il sorpasso salendo a 9 in classifica, con l'Inter che si posiziona al decimo posto. Montella, invece, comincia a far tornare i conti dopo un periodo in cui aveva subìto qualche critica. La Fiorentina è partita al rallentatore in campionato, ma senza Rossi e Gomez è stato difficile inventare delle alternative. Adesso la manovra è tornata quella che ha caratterizzato la Fiorentina da quando Montella è a Firenze: gioco ad uno-due tocchi e rapidità di pensiero.

SOTTO GLI OCCHI DI GABRIEL - In tribuna Gabriel Batistuta salutato dal Franchi come nei giorni più belli. Una curiosità scaramantica: la Fiorentina ha indossato i calzoncini neri come negli anni Settanta. In campo si è vista solo una squadra, la Fiorentina. Inspiegabile questa involuzione dell' Inter, incapace di ribattere al possesso palla dei viola, maanche alla loro volontà di spingere in profondità. Cuadrado, a tratti devastante, ha sfrecciato a destra e sinistra con disinvoltura. Con Babacar ormai inserito alla perfezione e Mati Fernandez a galleggiare tra le linee. Due lampi viola, appunto, nella notte fiorentina dal profumo estivo: Babacar e Cuadrado, frecce dell'attacco di Montella - cronicamente orfano di Rossi e Gomez -, in 19 minuti hanno schiantato l'Inter. Lampi di genio, soluzioni figlie di talento e precisione, esecuzioni da fuori area. La prima di potenza, la seconda liftata. E' cominciata così la sfida tra Montella e Mazzarri. Viola reduci dalla vittoria in Bielorussia, nerazzurri anche, ma a San Siro contro gli azeri del Qarabag. La differenza, semmai, doveva stare nella stanchezza: i viola, infatti, sono rientrati solo venerdì all'ora di pranzo.Maquesta proprio non si è vista: brillante, scattante, geometrica, portata alla verticalizzazione la Fiorentina. Lenta, impacciata, senza idee l'Inter. Quasi bloccata da uno strano tarlo.

PADRONI A CENTROCAMPO - Pizzarro, Kurtic, Aquilani e il trequartista Mati Fernandez padroni con sicurezza della mediana. Nerazzurri a guardare, quasi apatici. Nel primo tempo l'Inter ha bussato alla porta viola soltanto con un siluro di Dodò, uno dei pochi ad avere una voglia diversa, deviato da Neto. Mentre i viola, oltre ai gol, hanno creato problemi a Mazzarri ancora con Babacar e Cuadrado, imprendibili e pronti a colpire verso Handanovic. Mazzarri ha provato, lungo il tragitto, a modificare l'assetto, passando a quattro in difesa, con l'inserimento di Hernanes per Ranocchia e spostando Juan Jesus accanto a Vidic. Dentro anche Obi Joel e Palacio, ma tutto è stato inutile. Tomovic si permesso di fare il fenomeno sventrando sulla sinistra la difesa dell' Inter: suo il 3-0. Dopo quel gol i 35mila del Franchi hanno cantato in coro "il pallone è quello bianco"... Infliggendo un' umiliazione a Mazzarri e ai suoi uomini. Firenze gode, mentre l'Inter deve capire in fretta come rialzarsi.