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IlMessaggero – L’Inter soffre e vince sul Prato. Mazzarri sta costruendo…

L’Inter, sta costruendo una squadra su misura per le esigenze tattiche di Walter Mazzarri, un fedelissimo del 3-5-2. Dodò ne è l’esempio più classico. Ma anche M’Vila, già arrivato, e Medel, in arrivo, hanno caratteristiche ad hoc per...

Francesco Parrone

L’Inter, sta costruendo una squadra su misura per le esigenze tattiche di Walter Mazzarri, un fedelissimo del 3-5-2. Dodò ne è l’esempio più classico. Ma anche M’Vila, già arrivato, e Medel, in arrivo, hanno caratteristiche ad hoc per il sistema di gioco mazzarriano. Che, in caso di 3-5-1-1, chiede una (mezza) punta che sappia muoversi alle spalle della punta centrale: Jovetic, il nome più gettonato. O Ljajic. Oppure il solito Cerci. La sensazione è che Mazzarri stia cercando di rifare il più possibile a Milano il suo ultimo Napoli. Con il nuovo Vidic perno della difesa. Inter a metà del percorso, in parole povere: c’è ancora parecchio da acquistare (circola anche il nome di Osvaldo) e pure parecchio da sfoltire, anche se per nomi minori.

Milanesi planate alla seconda vittoria consecutiva nella prima domenica di calcio della nuova stagione. L’Inter ha piegato (1-0) il Prato e il Milan ha saputo battere (2-0) il piccolo Monza, corregionale amico. Per la verità la squadra di Mazzarri, disegnata col 3-5-2, ha acciuffato la vittoria dopo aver patito sofferenze indicibili: l’amichevole di Pinzolo l’ha decisa comunque il senegalese Ibrahima Mbaye, classe ‘94, appena rientrato dal prestito al Livorno. L’Inter, si diceva, ha faticato molto, specie sotto il profilo atletico: i carichi di lavoro eccome se pesano. I nuovi arrivati Vidic e M’Vila hanno giocato per 45’ ciascuno: il serbo ha comandato la difesa, il francese ha tentato di indovinare qualche accelerazione ma entrambi hanno offerto una prova nel complesso altalenante. Bene Kovacic.