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IlMessaggero – La Roma frena la corsa, le assenze condizionano i giallorossi…

Il quarto digiuno stagionale fa rallentare la Roma nell’anticipo contro l’Inter: 0 a 0 all’Olimpico, risultato giusto. I gol mancano perché l’equilibrio tattico cancella le occasioni da rete. Destro e Gervinho da una parte, Icardi e...

Francesco Parrone

Il quarto digiuno stagionale fa rallentare la Roma nell’anticipo contro l'Inter: 0 a 0 all’Olimpico, risultato giusto. I gol mancano perché l’equilibrio tattico cancella le occasioni da rete. Destro e Gervinho da una parte, Icardi e Palacio dall’altra non riescono a finalizzare. Deludono gli attaccanti e anche l'arbitro Bergonzi che si fa sfuggire colpi proibiti, nelle due aree, di De Rossi e Juan Jesus: entrambi rischiano di essere squalificati. Se Garcia, con i giallorossi per una notte a 8 punti dalla capolista, aspetta di conoscere il verdetto di Milan-Juventus, Mazzarri si accontenta del pareggio e di 8 punti nelle ultime 4 gare.

STRISCIONI E PETARDI - La Roma è in emergenza e si vede. Senza i tre terzini Maicon, Balzaretti e Dodò, non c’è gioco sulle corsie. E davanti, con Totti infortunato, è dura. Ecco il terzo pari casalingo, dopo quelli con il Sassuolo e il Cagliari. Al massimo, in questa serata, può andar bene il punto. Dipenderà. Non la partita in una cornice desolante. L’atmosfera dentro l’Olimpico mette tristezza: sono quasi 30 mila i posti vuoti per la chiusura di curve e Distinti Sud. A meno mille tifosi giallorossi dei tre settori sono fuori dello stadio a far sentire la voce della protesta. Anche per iscritto: l’ultimo stadio di un sistema che fa pietà. Uno striscione pure in Tribuna Tevere, quella che accoglie più gente: basta discriminarci. E, a metà primo tempo, anche quello del settore ospiti: in silenzio per solidarietà, Figc buffoni. Dall’esterno, sempre durante la prima parte, si sentono forti le esplosioni di petardi che rimbombano nello stadio per due terzi senza pubblico.

NERVI SCOPERTI -Garcia deve rinunciare in partenza anche a Pjanic. A centrocampo, nel 4-3-3, spazio a Nainggolan, mentre dietro, da terzino sinistro, conferma per Romagnoli. Torosidis torna a destra e davanti, con Florenzi recuperato solo per la panchina, Ljajic nel tridente con Destro e Gervinho. Mazzarri rinuncia a Hernanes che non sta bene, sceglie come regista Cambiasso, ultima partita il 26 gennaio contro il Catania, e per la prima volta schiera Icardi titolare in campionato. La Roma parte convinta e ha subito due chance: punizione di Ljajic respinta da Handanovic e girata al volo di Gervinho bloccata dal portiere nerazzurro. L’Inter, però, sembra più disinvolta: il 3-5-2 si alimenta sulle corsie con Jonathan e Nagatomo vivaci e intraprendenti. Cambiasso imposta e protegge, Alvarez cambia spesso zona e Guarin collabora con le due punte. Palacio spesso parte qualche metro dietro a Icardi per piombare in area all’improvviso. Bergonzi ammonisce poco e fa innervosire i giocatori e i tecnici. Icardi chiede il rigore per una trattenuta di Benatia (15) e si lamenta anche per una manata, sempre davanti a De Sanctis, di De Rossi che rischia la prova tv se il gesto è sfuggito all’arbitro. A fine ripresa stesso episodio, con protagonisti diversi, in area nerazzurra: pugno di Juan Jesus a Romagnoli. L’assistente Manganelli alza la bandierina e fa annullare la rete di Destro: il centravanti è in fuorigioco sul tocco di Nainggolan (32’). In precedenza alto il colpo di testa di Palacio.

QUALITÀ IN CAMPO - Il primo tempo offre poche emozioni, anche se l’Inter spinge di più, soprattutto a destra con Jonathan. Dopo l’intervallo, il match sembra simile, almeno fino a quando non intervengono gli allenatori. Comincia Garcia con Pjanic, fuori Ljajic, e replica Mazzarri con Hernanes per Alvarez e più avanti con Botta per Icardi. Le occasioni migliori sono dei giallorossi che, conil bosniaco in campo, passano al 4-3-1-2 e diventano più spigliati. Rolando anticipa Gervinho in area, dopo il cross di Torosidis e la finta di Destro. Ma la palla da tre punti capita sul destro di Pjanic, trovato in area da Nainggolan (30’): grandissima la risposta in angolo di Handanovic. Entrano anche Bastos per Destro e, nel finale, Zanetti per Jonathan e Florenzi per Gervinho. È l’Inter a tentare l’assalto finale, ma la difesa della Roma resta il bunker conosciuto. Solo 2 reti prese all’Olimpico e 11 in tutto. La posizione in classifica dipende proprio dal rendimento di quel settore che per 17 volte non ha subito gol in campionato su 25 partite (20 volte se si contano anche le 4 gare di Coppa Italia).