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La strada per la prima vittoria di Roberto Mancini, in questa sua seconda avventura sulla panchina dell’Inter, porta a Verona, al Bentegodi. Stasera (ore 21) i nerazzurri sfideranno il Chievo cercando di mettersi alle spalle le due sconfitte consecutive (Roma e Udinese) e la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League (oggi, a Nyon, i sorteggi). Quella dell’Inter è stata una settimana particolare tra la lunga trasferta continentale (a Baku, in Azerbaigian), le idee per un San Siro tutto nerazzurro (il Milan si costruirebbe uno stadio tutto suo, nella zona della vecchia fiera) e le voci di un ritorno ad Appiano Gentile di Mario Balotelli, lanciato in Italia proprio da Mancini e che il Mancio ha allenato anche al Manchester City. Ma alla vigilia del match con il Chievo, il tecnico di Jesi spegne (per ora) ogni voce di mercato. «Io sono un suo tifoso, gli voglio bene e la mia speranza è di vederlo felice, lasciando da parte tutto quello che non conta. Se ho sentito Mario? No, l'ultima volta è stato ben due anni fa», la sua risposta. Un dribbling secco, come quando giocava vinceva e incantava con le maglie di Sampdoria e Lazio.
TORNARE IN CHAMPIONS - Sono tante le motivazioni di questa Inter per tornare a vincere stasera contro il Chievo. In primis, mettersi alle spalle questo periodo difficile, che sembra davvero infinito, poi perché la classifica è corta e proprio per questo motivo non bisogna abbandonare il discorso terzo posto: «Possiamo lottare per la Champions e ne sono convinto perché è la prima volta che vedo così tanto apprendimento nei miei ragazzi. Lo spogliatoio è tranquillo, i ragazzi devono restare allegri perché l’allegria è la base migliore per lavorare e devono essere consapevoli delle loro qualità che sono elevate. Lotteremo per la qualificazione ai playoff di Champions e lotteremo in Europa League». Parola del Mancio, un tecnico abituato a vincere ovunque. Ma per farcela, serve una reazione e un giusto atteggiamento: «Con il Chievo sarà un match difficile, ma dobbiamo continuare nel nostro percorso. Abbiamo perso contro l’Udinese, ma la strada è quella giusta. Faremo bene in futuro, dobbiamo fare qualcosa di speciale e continuare così. Dobbiamo tenere il più possibile la partita in mano, la squadra deve stare calma e penso che i ragazzi abbiano tantissimo da dare. Daremo soddisfazioni, anche se ci sono limiti. Sono momenti, ma sono cose normali e bisogna sapere reagire. Ne sono convinto. Certo, la gara non è semplice, il Chievo è in serie positiva. Dipenderà da noi». L’Inter e tutti i tifosi nerazzurri sperano nel ritorno al gol di Palacio. «Devo ringraziarlo perché è a disposizione. Ha un problema alla caviglia da tempo e non è al 100%. Avendo più giocatori probabilmente l’avrei tenuto fuori, ma devo ringraziarlo pur non facendo ancora gol. Spero possa guarire completamente nella sosta. Hernanes? Ha esperienza e qualità, ma deve trovare la condizione migliore e non possiamo perderlo per altro tempo». Infine un pensiero per Hernanes: «Ha esperienza e qualità, deve ritrovare la condizione migliore. Non possiamo permetterci di perderlo per altre settimane».
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