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IlMessaggero – Mancini lascia Vidic in panca. Inzaghi si affida a Torres-El Shaarawy

Francesco Parrone

«Il derby non si gioca, si vince». L’urlo di Pippo Inzaghi da Milanello al debutto nella stracittadina milanese come allenatore della prima squadra dopo averne giocati addirittura sei (in due anni) nel settore giovanile tra Allievi...

«Il derby non si gioca, si vince». L'urlo di Pippo Inzaghi da Milanello al debutto nella stracittadina milanese come allenatore della prima squadra dopo averne giocati addirittura sei (in due anni) nel settore giovanile tra Allievi Nazionali e Primavera. Con un bottino da due vittorie, due pareggi e due sconfitte. «Un derby è sempre un derby. Tornare a San Siro sarà per me emozionante. Non sono abituato a lottare per il terzo posto», in sintesi il pensiero di Roberto Mancini dalla Pinetina. Entrambi hanno i loro problemi. Super Pippo ha perso Alex per un problema al flessore e già non avrà a disposizione Abate, De Jong e Bonera (quest'ultimo per squalifica). Qualcosa si è dovuto inventare e così a destra giocherà Rami (il ruolo che ricopriva al Valencia) e a sinistra De Sciglio. Bocciatura definitiva, quindi, per Armero destinato ad andare via a gennaio, alla riapertura del mercato. A centrocampo ci sarà Essien con Muntari (una mediana tutta ghanese) con Bonaventura ed El Shaarawy che dovranno essere determinanti nel lavoro di copertura. Menez agirà alle spalle di Torres, l'uomo che ha segnato in tutti i derby che ha giocato: Madrid, Liverpool e Londra. E dalla Curva Sud sperano che lo spagnolo aggiunga Milano nella sua collezione. «Non mi accontento mai, mi auguro che il Milanmigliori partita dopo partita. Mancini? È più abituato a queste gare da allenatore. Mazzarri? Mi spiace per lui. Berlusconi? Il presidente è sempre stato rispettoso, non pretende mai nulla da me. Torres? Mi auguro si sblocchi nel derby, è il giocatore che ci può trascinare al vertice», l'analisi di Inzaghi.

LA RIVOLUZIONE - Se il Milan si presenterà con il 4-2-3-1 (ma sarà 4-4-1-1 in fase di non possesso), l' Inter di Mancini cambia volto e scenderà in campo con il 4-3-1-2. La rivoluzione è tutta nella difesa a quattro (Vidic in panchina) e nel ruolo di Kovacic che agirà da trequartista alle spalle di Icardi e Palacio con M'Vila come playmaker e Guarin e Kuzmanovic mezzali. E se al Milan sperano di ritrovare Torres, all'Inter sperano di poter fare affidamento su Palacio, che ha deciso il derby nel dicembre 2013 (1-0, gol di tacco). «Faremo del nostro meglio. Sarà emozionante per me tornare a San Siro. È bellissimo tornare dove hai fatto bene. Inzaghi allenatore? Come giocatore è stato grandissimo, ora ha una grande occasione come tecnico, anche se è giovane. Avrà un grande futuro. Terzo posto? Non sono abituato a lottare per il terzo posto, questo mi demoralizza un pò. La classifica non dobbiamo guardarla, aspettiamo ancora del tempo», ha spiegato il Mancio. Milan-Inter sarà raccontato, attimo dopo attimo in tutte le emozioni con una programmazione dedicata di Sky, che partirà già dalle prime ore del mattino.