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IlSecoloXIX – Duncan, arrivo alla Samp blindato. Dribblati anche i tifosi…

Francesco Parrone

Corsa, Cuore, polmoni e un bel mancino. La Samp lo ha preso soprattutto per questo. Ma nel suo primo giorno a Genova, Joseph Alfred Duncan, 21enne ghanese, proveniente dall’Inter ha messo in mostra anche un’inedita specialità: il dribbling....

Corsa, Cuore, polmoni e un bel mancino. La Samp lo ha preso soprattutto per questo. Ma nel suo primo giorno a Genova, Joseph Alfred Duncan, 21enne ghanese, proveniente dall’Inter ha messo in mostra anche un’inedita specialità: il dribbling. Peccato però che non sia servito ad aggirare gli avversari,ma solo a schivare giornalisti, fotografi e soprattutto tifosi che ieri lohanno aspettato invano, per ore, all’entrata del Laboratorio Albaro, dove il centrocampista si è sottoposto nel pomeriggio alle visite mediche.

Finte e controfinte, stratagemmi da agente segreto in missione, con autista e accompagnatore che hanno fatto di tutto per tenerlo nascosto. Se Duncan sarà altrettanto bravo a dribblare in campo, la Samp potrà dire di aver trovato un un nuovo Cristiano Ronaldo. Anzi, a proposito di CR7, dopo la giornata di ieri diventa difficile immaginare quali sarebbero le misure di sicurezza escogitate dalla Samp se davvero un giorno arrivasse un campione del calibro del portoghese. Ma questa è fantascienza e, tornando alla realtà, Joseph Alfred Duncan è il primo vero acquisto dell’era Ferrero, un primo colpo che poteva essere inaugurato diversamente anche perché, per un’operazione già definita da due settimane e confermata dallo stesso patron ieri mattina, non si capisce il perché di questa segretezza. «Fatti, non parole», ha ribadito il presidente. Slogan più che giusto, ma anche la comunicazione e i tifosi vogliono la loro parte. Ci può stare che un giocatore non voglia dire nulla o che (come è più probabile che sia) il club non abbia voluto farlo parlare, ma a volte basta poco, anche solo un po’ di chiarezza in più. Sarebbe stato sufficiente un “ciao”, un “forza Samp” o un sorriso per quei bambini appostati per ore con la loro mamma, in attesa di un autografo sul pallone del loro nuovo beniamino. E invece niente.

Il misterioso pomeriggio di Duncan inizia alle14.30, orario in cui era previsto l’arrivo del centrocampista al Laboratorio Albaro. All’ingresso della struttura, man mano, giungono un paio di giornalisti, un paio di fotografi e qualche tifoso: ragazzini curiosi e qualche bambino con mamma al seguito, armata di santa pazienza. Quello che succede ogni volta quando c’è un nuovo calciatore. Però le ore passano e di Duncan neanche l'ombra. Eppure lì al Laboratorio c’è un dipendente della Samp in attesa. Starà aspettando il centrocampista? «No, non so nulla - è la risposta - sono qui per un controllo». Alle 17.30 nel giallo Duncan arriva la prima svolta: il giocatore sarebbe già dentro, arrivato da un’entrata secondaria. Sarà vero? L’enigma si infittisce. Gente che entra, gente che esce ma di Duncan neanche l’ombra. I piccoli tifosi, demoralizzati, si arrendono e tornano a casa. Poi, dopo le 19, ecco che dall’uscita secondaria spunta un altro uomo Samp: è l’autista, che vede i giornalisti, e studia la contromossa. Va a prendere l’auto, un’imponente Range Rover con targa tedesca, che fa ancora più mistero, e si dirige verso l’uscita principale. Succede tutto in un attimo, Duncan esce dal Laboratorio e si fionda in auto. «Lo fai un saluto ai tifosi?». La risposa è uno sportello chiuso in faccia e una fuga a tutto gas, stile telefilm americano.

Il giallo Duncan finisce qui e almeno un dubbio è chiarito: sì, il ghanese ha fatto le visite mediche e oggi raggiungerà Bardonecchia. Duncan, scuola Inter e l’anno scorso al Livorno, arriva alla Samp in prestito oneroso biennale (si parla di 400.000 euro), con diritto di riscatto per i blucerchiati (a 3,2 milioni), e di controriscatto (a 2 milioni) per i nerazzurri. Il suo ruoloèdi interno mancino, perfetto per il 4-3-3 di Mihajlovic dove però i titolari dovrebbero essere Palombo al centro e Soriano e Krsticic ai lati. Con Duncan diventa più probabile la partenza di Renan che gioca nello stesso ruolo. Per il resto, come sempre, e a maggior ragione dopo il silenzioso arrivo a Genova di ieri, sarà il campo a parlare.