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IlSecoloXIX – Miha punta su Regini. Da verificare Costa e Sansone…

Diciassette anni fa. È quasi maggiorenne l’ultima vittoria blucerchiata a San Siro contro l’Inter. Accadde il 15 dicembre 1996, finì 3-4 al novantesimo, e indovinate un po’ chi c’era in quella Samp. Un giocatore serbo col mancino...

Francesco Parrone

Diciassette anni fa. È quasi maggiorenne l’ultima vittoria blucerchiata a San Siro contro l’Inter. Accadde il 15 dicembre 1996, finì 3-4 al novantesimo, e indovinate un po’ chi c’era in quella Samp. Un giocatore serbo col mancino potentissimo, tanto carattere e un cespuglio di capelli in testa. Avete capito chi era? Sì, proprio lui, Sinisa Mihajlovic. A chi interessa l’amarcord l’undici era questo: Ferron, Sacchetti, Mannini, Mihajlovic, Pesaresi, Karembeu (75’ Carparelli),Franceschetti, Veron, Invernizzi (49’ Salsano), Montella (90’ Evani), Mancini. Allenatore lo svedese Eriksson.

Finì appunto 3-4 e la Samp ribaltò il risultato con due gol di Montella, Franceschetti e al novantesimo il sorpassocon una magia del “Mancio”. Da allora, solo delusioni nella Scala del calcio contro i nerazzurri. Ma ora Sinisa è tornato e lui sa come battere un’altra parte del suo cuore, quella interista. Ieri il serbo ha guidato la Sampdoria contro gli Allievi di Ciccio Pedone nella classica partitella del giovedì che serve per testare formazione ed interpreti domenicali. A Bogliasco c’era il presidente Garrone, tutto lo Stato maggiore societario e parecchi tifosi a godersi l’insolito sole. I blucerchiati hanno rifilato 10 gol ai “baby” e la formazione del primo tempo, quella che ne ha fatti ben 7, si può considerare l’idea che il serbo ha in mente per l’undici titolare contro l’IndoInter (sarà la prima con il neo presidente nerazzurro Erick Thohir in tribuna).

Il modulo è lo stesso anti-Lazio (4-2-3-1) ma c’erano tre interpreti diversi rispetto a domenica. Le tre novità riguardano il terzino sinistro (ieri Vasco Regini e non Andrea Costa, che sta smaltendo una botta ma dovrebbe tornare disponibile); l’esterno di sinistra dei tre rifinitori (ieri il brasiliano Eder e non il polacco Wszolek); e infine il centrale dietro la punta sempre dei tre rifinitori (ieri l’italotedesco Soriano e non Krsticic che domenica è squalificato). Tutto il resto della formazione è rimasto tale e quale: Da Costa in porta, De Silvestri a destra, Mustafi e Gastaldello a fare i marcatori centrali; Palombo e Obiang a centrocampo; Gabbiadini esterno destro nei rifinitori e Nicola Pozzi unica punta centrale. Per la cronaca la prima frazione si è appunto chiusa 7-0 con reti di Pozzi, Gabbiadini, ancora Pozzi, De Silvestri, Soriano, Eder e il debuttante (con Mihajlovic) Regini.

Nel secondo tempo spazio ad una formazione di riserva (Fiorillo; Rodriguez, Fornasier, Castellini, Barillà; Maresca, Eramo; Bjarnason, Sansone, Wszolek; Petagna) con un altro 3-0 frutto delle reti di Sansone e due volte Wszolek. Quindi contro l’Inter spazio al primo undici? Ni, perché qualche dubbio permane. Anzitutto Nicola Pozzi è uscito anticipatamente dalla partitella per un principio influenzale che comunque non gli ha impedito di essere, nei 35 minuti in campo, il più “cinico” sotto rete. E poi c’è da verificare il recupero di Costa sulla sinistra e lo stato di forma di Sansone che è rientrato da alcune settimane di infortunio, ha segnato e si candida per una maglia da titolare nei tre rifinitori. E ancora, sempre per la cronaca, c’è da segnalare che proprio Mihajlovic, a fine allenamento, si è intrattenuto alcuni minuti con Andrea Petagna spiegandogli i movimenti che deve fare la punta per ricevere il pallone. Un segnale che nonostante il brutto quarto d’ora contro la Lazio il mister non intende bocciare senza appello il bomber diciottenne scuola Milan ma ritiene doveroso investirci del tempo e dargli altre chance. 

Non c’erano invece gli infortunati Gaetano Berardi e Bartosz Salamon che si sono allenati in palestra al pari di Simon Poulsen e Savvas Gentsoglou. E sempre a parte si sono allenati anche Andrea Costa e Renan Garcia. Oggi altro allenamento alle 11. Domani ancora al mattino e poi partenza per Milano. Quello di domenica sarà il confronto numero 123 tra Inter e Sampdoria. Il primo risale alla stagione 1946/47con un 2-1 per l’Inter. L’ultima vittoria Samp appunto risale al dicembre ‘96 quando i blucerchiati vinsero con l’incredibile 4-3 contro la squadra di Roy Hodgson (reti Inter di Berti e due Branca). Ma ora c’è di nuovo Sinisa.