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IlSecoloXIX nell'edizione odierna analizza la situazione di mercato dell'asse Milano-Genoa, dove i protagonisti sono due difensori nerazzurri corteggiati da Montella: "Ieri mattina la telenovela sui due rinforzi chiesti da Montella - un centrale e un terzino sinistro - sembrava finalmente risolta a favore degli interisti Ranocchia e Dodò quando tutto è ancora slittato. Non saltato, solo slittato a lunedì, ma tant’è l’ennesimo rinvio ha creato un po’ di apprensione. Cosa è successo? Semplice: per Ranocchia è tutto definito, c’è l’assenso del giocatore e l’accordo Inter-Samp per il pagamento del restante ingaggio fino a giugno (1,2 milioni, a stagione ne guadagna il doppio: grosso modo 700-800 la Samp e 400-500 l’Inter). Il problema è Bobby Gol: Mancini, che ha già dato a sua volta l’assenso, aspetta per l’ultimo via libera finché non ha la garanzia dello sbarco a Milano del difensore che sostituirà Ranocchia. Il nome lo ha individuato, è il cavallo di ritorno Rolando, 30anni, portoghese, oggi all’Om in Francia. Tra club e giocatore c’è un discorso molto avanzato ma finché non è definito, visto che l’Inter ha perso anche Vidic (si è svincolato), il trasloco di Ranocchia a Genova non può essere formalizzato. Da qui il rinvio a dopodomani quando le cose dovrebbero essere più chiare. Di sicuro Ranocchia ha una gran voglia di venire per lasciarsi alle spalle gli ultimi mesi amari a Milano (si è ritrovato da capitano a riserva e sul mercato) e cercare di meritare l’Europeo in Francia.
L’azzurro a Genova ha già giocato sei mesi sull’altra sponda cittadina, nel Genoa 2010/2011, eppure questo precedente non sembra frenare la sua voglia di blucerchiato. Diverso il discorso per l’esterno brasiliano Dodò, altro interista a un passo dalla Samp che però da 10 giorni non cede. Samp e Inter sono d’accordo per un prestito semestrale (come per Ranocchia) ma inspiegabilmente il ragazzo si sta imputando e blocca l’affare ormai da più di una settimana. Non è che non voglia venire, ma Dodò va ripetendo al club di Thohir di non essere stato trattato nel modo giusto. I nerazzurri, infatti, dopo aver investito tanto su di lui (8 milioni alla Roma l’anno scorso), quest’anno non lo hanno utilizzato perché infortunato e ora lo hanno messo sul mercato nonostante sia guarito e pronto per il girone di ritorno. Dodò sognava di giocarsi il posto sulla fascia sinistra e quando giorni fa Mancini gli ha detto che non rientrava nei piani si è inalberato dicendo di voler restare. Ora la situazione è ancora peggiorata: l’Inter, infatti, gli ha annunciato che non farà parte della lista dei 25 e quindi se resterà sarà per scaldare la tribuna. Un provvedimento estremo per smuoverlo, ma finora inutile. Dodò resta sulla sua posizione.
La Samp, che su di lui ha un progetto e lo vuole, finora è stata ad attendere ma la pazienza ha un limite e per questo ieri ha contattato una vecchia conoscenza come Modibo Diakité, 29 anni, roccioso difensore centrale francese oggi in rotta col Frosinone. Perché? Per consentirgli la sua personale vendetta. A gennaio scorso, infatti, da svincolato, Diakité svolse le visite mediche ad Albaro salvo essere poi spedito via da Mihajlovic che non lo voleva. Un’umiliazione che ora potrebbe essere lavata visto che alla Samp c’è Montella che stima il maliano per averlo".
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