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IlSecoloXIX – Tra Mancini e Miha partita della vita. L’obiettivo è l’Europa…

Francesco Parrone

«QUANTO FINISCE con l’Inter? Non mi fate dire risultati, da presidente della Sampdoria dico solo che spero in una vittoria della mia squadra». Sarà l’aria d’Europa, che richiede un certo aplomb, ma Massimo Ferrero, arrivato ieri mattina...

«QUANTO FINISCE con l’Inter? Non mi fate dire risultati, da presidente della Sampdoria dico solo che spero in una vittoria della mia squadra». Sarà l’aria d’Europa, che richiede un certo aplomb, ma Massimo Ferrero, arrivato ieri mattina a Bogliasco per dare la carica alla squadra, è apparso più morigerato del solito. Qualcosa in più, sul futuro del suo allenatore, il presidente l’aveva detta in tv, a “Grand Hotel Chiambretti”: «Mihajlovic al Milan? Ma chissenefrega, È bravo, ma vada dove deve andare. Dove lo porta il cuore». La risposta di Sinisa non si è fatta attendere: «Il mio cuore ora è alla Sampdoria. Di mercato parleremo a fine campionato». Le voci sul destino dell’allenatore impazzano. L’ultima è quella che lo vuole in rossonero, ma Mihajlovic la dribbla così: «Prima Conte, poi Montella, Sarri, e ora io. Sono curioso di vedere quale sarà il prossimo nome. È fantamercato, non mi interessa. Le voci non mi distraggono. Fa piacere essere accostato a una “grande”, vuol dire che sto facendo bene, ma sono concentrato sulla Samp».

Chi sarebbe contento di un passaggio di Mihajlovic al Milan è Mancini, che ieri ha dato la sua approvazione: «Se andrà al Milan sarà in un grande club e avrà una grande opportunità: è un ottimo allenatore e merita grandi squadre. E poi, se venisse a Milano, potremmo vederci più spessoe mi farebbe piacere, gli voglio bene come a un fratello». In attesa di sapere cosa riserverà il futuro, i due “fratelli” si ritrovano per la prima volta contro in panchina visto che, nell’ultima sfida di Coppa Italia, Mihajlovic era squalificato. Quella tra Mihajlovic e Mancini è una partita nella partita. Amici contro «ma solo per 90 minuti». L’allievo che vuol superare il maestro. Il serbo, che in nerazzurro ha chiuso la carriera da giocatore e ha iniziato quella da allenatore, come vice di Bobby-gol. E Mancio, bandiera della Samp, una vita da blucerchiato coronata dallo scudetto e da tanti successi. «Se alleno e sono qui - ha ribadito ieri Sinisa - lo devo a Mancini. All’Inter poi, ho vissuto quattro anni meravigliosi, ho grande rispetto, mai ricordi vanno messi nel cassetto». Per stavolta saranno avversari, ma un giorno chissà. «Lavorare insieme a Mancini? Mi piacerebbe - ammette Mihajlovic - perché vediamo il calcio allo stesso modo».

Anche Bobby-gol non si tira indietro: «Un giorno potrebbe accadere. Cosa ha Sinisa più di me? L’età...». Già, Mihajlovic è più giovane e ha ancora tanta voglia di sedere in panchina: «Infatti dovrei fare io l’allenatore e Roberto dovrebbe fare qualcosa di diverso, basta che poi non iniziarompere le scatole su chi deve giocare. Sì, lavorare con lui sarebbe bello...». Nonostante i messaggi d’affetto a distanza, stasera sarà battaglia vera. La Samp vuole continuare la corsa per l’Europa, l’Inter non vuole abbandonarla. Mihajlovic, però, fa capire che non avrà alcuna pietà: «So quanto Mancini ci tiene a rilanciare l’Inter e quanto vuol fare bella figura a casa sua, ma noi faremo il possibile per vincere. Poi, amici come prima». Con soli 37 punti e la fresca eliminazione in Europa LeagueBobby- gol ha poco da sorridere, ma il tecnico fa capire di voler continuare l’avventura all’Inter: «Credo che l’anno prossimo lotteremo per lo scudetto, ma ora faremo di tutto per centrare l’Europa League». Contro la Samp, Mancio si affiderà al 4-3-1-2 con Shaqiri dietro Icardi e Podolski e Palacio pronto a entrare. Probabile panchina per i deludenti Kovacic ed Hernanes. Ultras in prima linea. Dopo l’abbraccio all’aeroporto in vista della partenza per la fortunata trasferta di Roma, gli Ultras Tito Cucchiaroni ci riprovano e scendono in prima linea per sostenere la Sampdoria. Appuntamento oggi pomeriggio alle 17, in via Del Piano, dove i tifosi si ritroveranno accompagnati dalle note del musicista Manolo Strimpelli. A seguire il corteo verso i Distinti per accogliere e caricare la squadra all’arrivo al Ferraris.