Parte il conto alla rovescia per il pubblico giapponese, da mercoledì 4 maggio va online japan.inter.it. Il benvenuto sulle pagine del sito ufficiale nerazzurro è affidato a Yuto Nagatomo, che ha scatenato l'interesse dei suoi connazionali. Lo dicono i numeri. Pur non avendo finora la versione in lingua, ma offrendo (oltre che italiano, spagnolo, cinese e arabo) un contatto costante tramite la versione in inglese, inter.it vede il Giappone da gennaio stabilmente al secondo posto nella graduatoria per nazioni, dopo l'Italia. L'Italia ha registrato 63 milioni di pagine viste, mentre il Giappone ne ha contate 4 milioni e mezzo, superando Cina e USA, i due Paesi tradizionalmente più legati all'informazione online del sito nerazzurro.
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In arrivo la versione giapponese di Inter.it: Nagatomo uomo-immagine…
Parte il conto alla rovescia per il pubblico giapponese, da mercoledì 4 maggio va online japan.inter.it. Il benvenuto sulle pagine del sito ufficiale nerazzurro è affidato a Yuto Nagatomo, che ha scatenato l’interesse dei suoi...
Fino al 29 gennaio, erano 5.000 le pagine viste in media quotidianamente dal Giappone, il picco successivo al giorno dell'arrivo di Nagatomo le ha fatte salire a mezzo milione. Altrettanto in ascesa è l'interesse del Giappone per www.youtube.com/inter, la pagina ufficiale del club. Aperta tre anni fa, è la prima come numero di visite e iscritti nel mondo fra i canali tematici dedicati ai club di calcio.
Da quando negli ultimi dodici mesi offre aggiornamenti quotidiani dal centro 'A.Moratti', con i servizi sugli allenamenti e le conferenze stampa tratte da Inter Channel, l'utenza si è attestata a un totale di 7,5 milioni, quasi triplicando gli accessi precedenti. Di questi, 1.300.000 provengono dall'area asiatica, e sono 1.100.000 i giapponesi, con un aumento rispetto al periodo precedente del 35%. L'internazionalità della squadra nerazzurra è confermata dal fatto che metà dell'utenza proviene dall'estero.
Quando il 9 marzo 1908 nell'atto costitutivo dell'Inter venne scritto 'siamo fratelli del mondo', ovviamente la rete non c'era, ma fu un vero segnale di preveggenza. Oggi è più che mai così.
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