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In mixed zone musi lunghi e teste basse. Kuz deluso: “Bravo? Beh…”

Facce triste, aria tesa, teste basse. Il passaggio dei giocatori in zona mista, la terra di mezzo che serve per raggiungere l’uscita dello stadio, sembra una processione. Per primo spunta Medel. E’ incavolato: il doppio giallo gli...

Eva A. Provenzano

Facce triste, aria tesa, teste basse. Il passaggio dei giocatori in zona mista, la terra di mezzo che serve per raggiungere l'uscita dello stadio, sembra una processione. Per primo spunta Medel. E' incavolato: il doppio giallo gli farà saltare anchela partita che si giocherà dopo la sosta contro il Milan e non ci voleva. Passa anche M'Vila, lui è più sereno anche perché non era in campo, è infortunato. Kuzmanovic sembra molto deluso: "Bravo, bella partita", gli dicono mentre se ne va. E lui con aria contrita risponde: "Beh, bravo quando entra...". Si riferisce ai gol sbagliati e alla vittoria mancata.

I suoi compagni sfilano tutti ad uno a uno i nerazzurri. Vidic sorride a chi gli chiede l'autografo, ma dice no con una faccia come a dire 'capitemi'. Handanovic è scuro in volto. Ha anche parato un rigore, ma non è servito a nulla. Un pareggio non è certo una tragedia, ma la classifica avrebbe detto davvero altro con i tre punti, ad una partita dal derby. Si fermano a parlare ai microfoni solo Nagatomo (che risponde alle domande dei giornalisti giapponesi) e Icardi. L'attaccante ha fatto una doppietta e si è fatto sentire ancora con i tifosi: "Sinceramente non mi danno fastidio i fischi, però penso che alla squadra un po' di fastidio diano. Giochiamo tutte le partite così, siamo abituati a queste cose, dobbiamo sentire i fischi ed andare avanti per la nostra strada anche se loro vogliono fischiare". L'Inter non riesce a trovare pace.