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Inchiesta Infront, intercettato Galliani: che bordate contro Andrea Agnelli

Rivelate alcune intercettazioni dell'ex ad del Milan riguardanti l'inchiesta sui diritti tv: "L'arroganza è cosa della Juventus"

Redazione1908

L'ex ad del Milan Adriano Galliani, secondo la Procura di Milano, avrebbe fatto parte col presidente del Genoa Enrico Preziosi e altre persone di "un'associazione a delinquere in grado di interporsi fin dal 2009 tra il mercato e le squadre di calcio, cui spettano" i profitti della "commercializzazione" dei diritti tv in Italia e all'estero, "per appropriarsi di una fetta consistente di questi". Il coinvolgimento di Galliani, allo stato non indagato, emerge dalla richiesta d'arresto per 2 ex manager di Infront, respinta dal gip.

LE INTERCETTAZIONI: "AGNELLI IMBECILLE" - Non hanno usato troppi giri di parole l'ex ad del Milan Adriano Galliani e l'ex manager di Infront M. B. per descrivere il comportamento del presidente della Juventus Andrea Agnelli, che hanno bollato con epiteti poco cortesi. Infatti da una intercettazione del 13 marzo 2015, riportata nella richiesta di arresto - poi respinta dal gip - della Procura di Milano nei confronti dello stesso M.B. e di altre due persone, il primo riferendosi al numero uno della squadra bianconera dice: «(…)Oltre ad essere un imbecille, per altro è…cioè non è che è un genio…non lo so, poi va in Germania a sputtanare la Lega….io adesso gli scrivo, basta, non si può avere, tutti che sputano sul calcio italiano, come si va a vendere…?». E Galliani: «Eh, sì (...) io, voglio dire, io ho dichiarato... qualcuno se mi chiede mi richiamo a quello che avevo detto quando hanno fatto quell'attacco famoso... l' arroganza è cosa della Juventus che ad essa non sa sfuggire... commento che io ho fatto, voglio dire, loro bisogna darli... perché il signor Agnelli prende 100 milioni dalla Lega Calcio». Poco più avanti M.B. afferma: «dai un'accelerata». Dall' altra parte l'ex presidente rossonero: «solo sarà bene che risponda qualcun altro perché io, voglio dire, io la botta gliela do, io voglio star concentrato, la botta sarà nella ripartizione dei diritti televisivi, lì gli darò la botta... adesso chiamo Enrico che dice sempre che bisogna parlare con Agnelli». E ancora Galliani: «adesso faccio un po' di casino». M.B.: «eh, bravo». Galliani: «fai un po' di casino anche tu».

"AGNELLI UN SIGNORINO"«Allora - dice l'ex ad del Milan intercettato al telefono con M.B. nel marzo 2015 - stasera Preziosi (il presidente del Genoa, ndr) va alla cosa della Gazzetta e attaccherà Agnelli». M.B. risponde: «ah bravo...». E ancora Galliani: «Presidente della Lega dovrebbe fare una intervista in cui lo, lo coso... e via, la deve smettere questo signorino eh (…). Continua a sputare sul calcio italiano.... (…) e vive di quello». M.B.: «Esatto». Più avanti, sempre Galliani: «(…) Comunque adesso bisogna dargli addosso a questo signore». Poi, M.B., più avanti: «Ma a parte che è impazzito, penso che sia proprio fuori di testa». E infine ancora l'ex numero uno del Milan: «Eh sì, sì, sì, sì, sì».

GALLIANI TRANQUILLO - «Sono caduto dalle nuvole, quando ho visto la notizia ho sentito il mio avvocato, Niccolò Ghedini. Mi ha confermato che non sono indagato e mi ha detto di stare sereno e tranquillo». Così l'ex ad del Milan, Adriano Galliani, interpellato dall'ANSA, ha commentato la ricostruzione dei pm di Milano: «Le intercettazioni? Ero vicepresidente di Lega, era normale che parlassi con l'advisor», ha replicato Galliani.

(Fonte:Corrieredellosport.it)

 

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