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Inchiesta ultras, capo curva Milan: “Allo stadio con famiglia? Ho sete di sangue”

Alessandro De Felice Redattore 
Le intercettazioni del storico capo della curva Sud del Milan, Luca Lucci, nell'ambito dell'inchiesta della Procura

"C'ho una sete di sangue che solo Dio lo sa". Così parlava intercettato il 7 novembre 2023 lo storico capo della curva Sud del Milan, Luca Lucci, prima di recarsi allo stadio Meazza-San Siro di Milano per assistere alla partita di Champions League Milan-Paris Saint Germain, vinta 2-1 dai rossoneri con i goal di Leao e Giroud.

 

Nella telefonata, agli atti dell'inchiesta della Procura di Milano sul mondo del tifo organizzato di Milan e Inter, il 42enne, al centro di numerose indagini per droga ed episodi di violenza e citato anche nell'inchiesta per corruzione su un dirigente della Fiera di Milano nel 2022, sta commentando il permesso ottenuto dal tribunale di Sorveglianza per assistere al match assieme alla famiglia, al suo avvocato e a una dottoressa del SerD che lo assiste nel percorso riabilitativo.

"Autorizzato dal giudice per riabilitare il mio cervello, capisci?", dice Lucci. "Capisci che stasera mi portano allo stadio per riabilitare il mio cervello? Allo stadio... fa parte del percorso per per... chissà cosa mi dicono durante la partita, che mi diranno: 'vedi? Devi viverla così' e io faccio: 'Sì, che bello con la famiglia', ma vai a fare in culo che e c'ho una sete di sangue che solo Dio lo sa". "Nelle sue chiare parole", annotato anche i pubblici ministeri Paolo Storari e Sara Ombra, "Lucci sbeffeggiando l'efficienza dell'autorizzazione sulla propria persona" su lascia andare a "commenti sdegnosi del percorso rieducativo che sta svolgendo".