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Tutto sull’inchiesta ultras: cosa rischiano Inter e Milan. E il precedente Juve…

Alessandro Cosattini Redattore 

Quel caso funge da giurisprudenza, al netto delle diverse gradazioni di “contatti” dei singoli tesserati con gli ultras, sempre interessati al bagarinaggio, a cui all’epoca furono dati biglietti e abbonamenti in numero superiore al consentito. Anche sette anni fa si partiva una indagine sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in curva, quella sud dello Stadium bianconero. Tutto era stato appurato dall’inchiesta “Alto Piemonte” della Procura di Torino, che aveva poi trasmesso gli atti alla procura Figc. Pure in quel caso era sempre stata esclusa la consapevolezza dei vertici bianconeri (mai indagati in sede di giustizia penale) della «mafiosità» degli ultras-bagarini. In ottemperanza alle stesse norme che tornano di attualità oggi, l’allora presidente della Juventus, Andrea Agnelli, venne inibito per un anno poi ridotto sensibilmente in appello (meno di 3 mesi, 84 giorni per la precisione, più 100mila euro di multa). Il club ricevette una multa da 600mila euro, ma appunto nessuna penalizzazione in classifica", si legge.


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