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Inchiesta ultras, indaga l’Antimafia. Inter e Milan in Procura, patto Curve prima di Istanbul

Andrea Della Sala Redattore 
Continua l'inchiesta sulle curve di Inter e Milan. Per i due club c'è sempre il rischio del procedimento di prevenzione

Prosegue l'inchiesta ultras. Continuano gli interrogatori per gli esponenti delle due curve e ora ha iniziato a indagare anche l'antimafia. Per i club c'è il rischio del procedimento di prevenzione.

"Gli avvocati dell’Inter e del Milan hanno già fatto tappa negli uffici del procuratore capo Marcello Viola, l’uomo che per primo ha parlato di «criticità» nel modello di gestione del rapporto dei club col tifo organizzato. Una prima visita mercoledì e gli incontri informali nei corridoi della procura proseguiranno per settimane. Va presto allontanato, infatti, lo spettro indicato all’orizzonte: il rischio resta sempre il “procedimento di prevenzione” che verrebbe promosso in presenza di una contestuale richiesta di amministrazione giudiziaria, qualcosa di mai visto nel calcio. Dentro a questo scenario vuole vederci chiaro anche la Commissione parlamentare Antimafia, che ha deciso di acquisire gli atti dell’indagine: quando analizzerà il plico nei prossimi giorni valuterà eventuali audizioni. E anche nella Procura milanese il clima inizia a farsi teso. Per uno dei pm della Dda che ha condotto l’indagine, Paolo Storari, è stata infatti richiesta la scorta", scrive La Gazzetta dello Sport.

"Per evitare l’incredibile prima volta di una amministrazione giudiziaria, ogni passo ufficiale dei club d’accordo con le autorità avrà un preciso obiettivo. L’operato di Milan e Inter dovrà stare dentro ai rigidi paletti del decreto 231 del 2001 che disciplina gli illeciti amministrativi. Nello stesso tempo, i consulenti della procura hanno continuato a prelevare protocolli contratti e documenti sparsi da passare ai raggi X. Su tutt’altro fronte, invece, continuano gli interrogatori degli ultrà arrestati: la linea del silenzio di fronte alle domande del gip Domenico Santoro è stata mantenuta pure da Marco Ferdico, leader della Nord interista, e Luca Lucci, al vertice della Sud milanista. Capi mai rivali di fronte agli interessi economici dentro a un San Siro da spolpare, anzi alleati al punto da spartire tra le due curve il bagarinaggio di biglietti rivenduti a prezzi folli per la finale di Champions ‘23 a Istanbul: già prima del derby di semifinale era stato deciso l’abbraccio, come messo nero su bianco in oltre 500 pagine di ordinanza. Oggi a essere sentito dai giudici anche Gherardo Zaccagni, imprenditore nel settore parcheggi, uno dei settori da cui trarre maggiore incasso. «1000 macchine?...30 mila a partita! Facciamo 80 mila al mese, punto e basta!», diceva a fine 2022 il dominus degli ultrà del Diavolo", aggiunge il quotidiano.