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Inchiesta ultras, Inzaghi mai minacciato o intimidito. Oggi tocca a Zanetti

Fabio Alampi Redattore 
Il tecnico dell'Inter è stato ascoltato ieri dagli investigatori nell'ambito dell'indagine sulle attività illecite della Curva

Nella giornata di ieri, nell'ambito dell'inchiesta ultras, è stato ascoltato Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter. L'allenatore nerazzurro, che non risulta indagato, ha risposto in maniera trasparente alle domande degli investigatori, come ribadito da La Gazzetta dello Sport: "Il tecnico campione d'Italia, non indagato, è stato sentito ieri come persona informata sui fatti: durante l'audizione in gran segreto, con location cambiata in extremis, Inzaghi ha esplorato il suo rapporto con la curva nerazzurra".

"Ferdico arrivò a chiamare lo stesso Simone. Alla fine, ne ottenne 500 di più: un totale di 1500, regolarmente pagati dalla curva e poi rivenduti a prezzi folli. Il tecnico, intercettato, si era detto disponibile a far pesare la sua voce in società ed è su questo punto che si è concentrata l'audizione di un'ora definita dagli agenti "trasparente" e con "risposte esaurienti". [...] Agli agenti, che hanno subito trasmesso il verbale in procura, Inzaghi ha chiarito di non essersi mai sentito minacciato o intimidito".

"Ieri ad accompagnare Inzgahi fino alla porta del commissariato c'era il Security Manager del Club Gianluca Cameruccio e l'avvocato dell'Inter Angelo Capellini. Oggi toccherà, invece, ad un altro pezzo di Inter, il vicepresidente Javier Zanetti. [...] Domani sarà il turno del capitano milanista Davide Calabria che dovrà spiegare di un suo incontro con il capo della Sud rossonera, Luca Lucci, anche lui arrestato in questa inchiesta. Di ritorno dalla Turchia, a metà della prossima settimana, sarà ascoltato Hakan Calhanoglu, mentre è in dubbio la convocazione di Milan Skriniar".