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Indagine Uefa contro gli ultrà  croati. C’è il rischio di sanzioni pesanti

I temuti ultrà nazionalisti croati ieri a Poznan si sono presentati nel centro città bruciando una bandiera dell’Ue ed esponendo una gigantografia di Ante Gotovina (generale condannato dal tribunale internazionale per crimini di guerra) e poi...

Lorenzo Roca

I temuti ultrà nazionalisti croati ieri a Poznan si sono presentati nel centro città bruciando una bandiera dell’Ue ed esponendo una gigantografia di Ante Gotovina (generale condannato dal tribunale internazionale per crimini di guerra) e poi allo stadio, fischiandol’inno di Mameli. In seguito hanno esibito il loro peggiore campionario quando la loro nazionale era ancora in svantaggio.In particolare, all’uscita di Balotelli, hanno lanciato in campo una banana e decine di oggetti, oltre a indirizzare fischi e ululatial giocatore. Poco prima avevano obbligato l’arbitro Webb a sospendere la partita, lanciando per due volte in campo fumogeni. Lo speaker ha allora annunciato, prima in croato e poi in italiano, che analoghi episodi non sarebbero più stati tollerati. Ma gli ultrà hanno proseguito, cambiando il tipo di oggetti lanciati, quando è uscito Balotelli. È verosimile, sospetta la polizia polacca, che soltanto il pareggio croato abbia evitato ulteriori tentativi di interrompere o di disturbare il gioco: nel manuale consegnato agli agenti i 200 croati più pericolosi venivano segnalati come potenziali invasori di campo. Ora il movente razzistico porterà a un’indagine dell’Uefa. La federazione croata rischia una forte multa, ma sono possibili sanzioni più pesanti.