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Infortuni ridotti al minimo? Volpi: “Frutto di un lavoro di qualità  e attenzione…”

L’Inter sta vivendo un momento buono sotto il profilo dei risultati ma non solo. Anche gli infortuni, toccando ferro, sembrano essere lontani da Appiano frutto anche del lavoro del dott. Piero Volpi: “Non c’è nessun segreto, ma...

Riccardo Fusato

L'Inter sta vivendo un momento buono sotto il profilo dei risultati ma non solo. Anche gli infortuni, toccando ferro, sembrano essere lontani da Appiano frutto anche del lavoro del dott. Piero Volpi: "Non c’è nessun segreto, ma quanto sta accadendo è frutto di un lavoro di qualità e attenzione ai dettagli», spiega (incrociando le dita) Piero Volpi, responsabile dello staff medico nerazzurro.

Vero perché l’Inter ha saputo capitalizzare al meglio l’assist dato dal fatto di avere un’annata senza coppe: giocare ogni tre giorni sorbendosi - soprattutto in Europa League - interminabili trasferte, influisce sull’incidenza degli infortuni e rende più problematici i recuperi dilatando i tempi che i giocatori passano in bacino di carenaggio. Non c’è nessun segreto in quanto accade all’Inter anche perché il trend negli ultimi anni era già in netto miglioramento per effetto pure della scelta di abbassare notevolmente l’età media della squadra. Una decisione - quella presa da Erick Thohir - che magari avrà fatto venire qualche lacrima ai tifosi più nostalgici, ma che si è rivelata doppiamente vincente a livello economico perché, oltre a essere stato abbassato il monte ingaggi, un giocatore infortunato è pure un costo per la società. Queste due concause, la possibilità di usufruire di tante settimane libere (soprattutto l’Europa League è una iettatura per allenatori, medici e preparatori) e una rosa senza senatori pluridecorati ma zavorrati pure dagli acciacchi ereditati da centinaia di battaglie, unite a un pizzico di fortuna (per gli infortuni traumatici c’è ben poco da fare...) hanno svuotato l’infermeria.