Inghilterra, il fisco avvicina Mancini alla panchina della nazionale

Southgate accusato di evasione: l’ex interista, ieri in tribuna a Wembley, è ora la prima scelta

Il Corriere della Sera aggiorna sul futuro di Roberto Mancini, che potrebbe essere nuovamente in Inghilterra. L'ex Inter è il maggiore candidato per la guida tecnica della nazionale a margine delle ultime novità che parlano di evasione fiscale da parte di Southgate: "Invitato pare ufficialmente dalla Football Association, l’ex allenatore dell’Inter non ha nascosto l’entusiasmo per la gita londinese e ha postato in presa diretta su Twitter un video

di 13 secondi corredato da un messaggio asciutto ma mediaticamente ingombrante: «At @wembleystadium for @England v Malta!».

Post legittimo, per carità, punto esclamativo compreso, anche se di certo non era il segno d’interpunzione migliore per zittire le voci insistenti che lo indicano come il più serio candidato a prendere il posto di Gareth Southgate, c.t. a tempo determinato dopo la cacciata di

Sam Allardyce per lo scandalo scoperchiato dal Telegraph.

Secondo indizio: il principale e forse unico concorrente di Mancio, Arsène Wenger, si è tirato fuori dichiarando di voler chiudere l’anno con il suo Arsenal. E poi c’è il fisco che potrebbe

avergli fornito l’assist decisivo: secondo una rivelazione del Daily Mirror compare anche il nome di Southgate nel listone degli ex calciatori che hanno investito i loro guadagni in Ingenious, un fondo d’investimento cinematografico che secondo l’accusa sarebbe in realtà un sistema per evitare di pagare le imposte. «È un affare privato» si è affrettata a far sapere la Federazione, la quale però ovviamente non fa salti di gioia.

Il 46enne ex terzino di Aston Villa e Middlesbrough era stato promosso dalla selezione Under 20 proprio per il suo profilo sobrio e nuovo: un coinvolgimento potrebbe costargli la revoca della fiducia federale, che peraltro è già a tempo, quattro partite inclusa quella di ieri vinta fra troppe tribolazioni. Se aveva una possibilità, questa storia rischia di mandarla all’aria".

(Fonte: Carlos Passerini, Corriere della Sera 09/10/16)