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GdS – Inter, a Bologna si è vista una dote da grande squadra: per Conte una risorsa inaspettata

L'analisi della Rosea sul successo dell'Inter a Bologna

Matteo Pifferi

"Gli irriducibili del comandante Conte si appuntano un’altra medaglia sul petto conquistando l’ennesima terra straniera. Sesta vittoria su sei partite di campionato (derby incluso) fuori casa: nessuna squadra dei maggiori campionati europei ha fatto altrettanto". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito al successo dell'Inter contro il Bologna, il sesto consecutivo lontano da San Siro. "Questo successo contro un buon Bologna è decisivo per l’autostima, per come è maturato. Un netto passo avanti rispetto alla sfida col Brescia, sotto il profilo del gioco ma soprattutto del carattere. Sarà stanca, non sarà ancora bellissima, ma questa Inter è solida come l’acciaio. Come il suo condottiero: Romelu Lukaku. Doppietta per il ribaltone, 9 gol in campionato in 11 partite, cosa che soltanto Ronaldo il fenomeno era riuscito a fare al primo anno di Inter. E sette le ha segnate non da padrone di casa", analizza la Rosea.

POLEMICA BOLOGNA - "Il Bologna protesta. Se non siamo alla polemica Napoli-Atalanta per quel fallo negato a Llorente prima del gol di Ilicic all’ultimo respiro, poco ci manca. La dinamica è la stessa: presunto fallo non concesso per spintina (se c’era, ma sembra proprio di no) di Politano su Palacio che balla sulla linea dell’area e poco dopo l’Inter si guadagna il rigore della vittoria. Non ci sarà un’interrogazione parlamentare per questo, il Bologna ha meno audience. Ma al di là dell’episodio, l’Inter questa vittoria l’ha meritata per come l’ha fortemente voluta e per le occasioni da gol, tante a poche. La banda Mihajlovic ha giocato bene, nel primo round anche meglio dell’Inter, che a centrocampo pativa le fatiche di Brozovic e la giornata no di Gagliardini. Ma non ha quasi mai impensierito Handanovic", spiega l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport che sottolinea come l'Inter non abbia rischiato nel corso del primo tempo e sia riuscita a rimontare, dopo il gol di Soriano, grazie ai cambi di Conte - Vecino e Candreva - e a Lukaku, autore delle due reti decisive. "L’Inter si è dimostrata superiore, negli uomini e nella testa. E con quella capacità di reazione che hanno le grandi squadre sicure di sé. Adesso che Conte ha recuperato Sensi (ieri in panchina) e Vecino e ha trovato una risorsa inaspettata, Lazaro, può continuare a correre aspettando i rinforzi per provare ad alzarsi in volo", chiosa la Rosea.

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