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Inter, Amadeus: “Mourinho, stima infinita. Ma oggi crediamo in Inzaghi”

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Le parole del conduttore e tifoso nerazzurro: "Mourinho? Un allenatore che noi interisti abbiamo amato tanto, per il Triplete e non solo"

Marco Astori

Intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport, Amadeus, conduttore e tifoso dell'Inter, ha parlato così in vista di Inter-Roma di stasera e del ritorno di Jose Mourinho a San Siro.

Amadeus siamo a Inter-Roma. Che vigilia è?

«Mi godo il momento, è un buon momento, le cose stanno andando molto bene. Ho visto il derby. I ragazzi sono tranquilli».

Parla da mister, però oggi a San Siro l’avversario si chiamerà Roma.

«Arriva Mourinho. L’emozione è tanta, non lo nascondo. Un allenatore che noi interisti abbiamo amato tanto, per il Triplete e non solo, per tutto quello che ha dato nei suoi anni all’Inter. Un allenatore amato e ricambiato da un intero popolo».

Uno che non si dimentica.

«No. La stima resta infinita. I miei amici romani e romanisti finalmente mi capiscono... Tutte le volte che ho parlato loro di Mourinho, che ho speso elogi e complimenti. Ora sanno a cosa mi riferivo».

A cosa, lo dica anche a noi.

«È un allenatore forte. Uno che sposa il club a cui si lega, che fa il tifo e che diventa il primo tifoso. Un grande comunicatore e un trascinatore unico. Ecco perché si ama. Mourinho ha scritto pagine di storia dell’Inter, ma diamo a Simone Inzaghi quel che è di Inzaghi. Non aveva e non ha un compito facile, ma ha lavorato e sta lavorando sulla testa dei giocatori e la cosa funziona. Ora è la sua squadra, quella che voleva, gioca come vuole lui ed è in corsa su più fronti. Noi interisti crediamo in quel che sta facendo. L’allenatore è importante, ma anche la squadra lo è. Sempre».

Allora l’uomo decisivo di Inter-Roma per Amadeus? Ne ha uno?

«Dico Dzeko che è un ex, per lui sarà di certo una partita speciale contro il suo passato recente, ma potrebbe non essere il solo. Mi viene in mente Calhanoglu, una bella punizione... non sarebbe una cattiva soluzione».

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