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Inter, un messaggio all’Europa e due a Inzaghi. E concedeteci un appunto su Taremi

Inter, un messaggio all’Europa e due a Inzaghi. E concedeteci un appunto su Taremi - immagine 1
L'analisi di FcInter1908 su quanto accaduto ieri sera: l'Inter vince contro il Lipsia e conquista il primo posto momentaneo in Champions League
Marco Astori Redattore 

L'Inter di Simone Inzaghi è meravigliosa e l'Europa continua a rendersene conto sempre di più. Anche se per non tutti i 90', anche ieri sera contro il Lipsia la squadra nerazzurra ha dimostrato ancora, se ce ne fosse davvero il bisogno, di aver raggiunto uno status internazionale ormai acclarato: impone il suo gioco in lungo e in largo, incanta e rischia davvero pochissimo. E il dato della difesa è quello che fa più impressione: ancora 0 gol subiti in Champions League, unica squadra europea con questo dato. E dopo aver affrontato Manchester City, Arsenal e Lipsia. Il messaggio alle altre 35 è chiaro: la candidatura è più solida che mai.

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E la partita contro i tedeschi ha dato due indicazioni molto importanti a Simone Inzaghi. La prima riguarda Stefan De Vrij: in gol a Verona e semplicemente perfetto contro i tedeschi, ora l'olandese sembra essere finalmente tornato al livello che tutti vogliamo vedere. Zero sbavature, letture sempre precise e grande eleganza negli anticipi e nelle uscite: Francesco Acerbi è un totem, ma De Vrij in queste condizioni è più di una semplice riserva. E la seconda riguarda l'MVP assoluto del match: ma che giocatore è Piotr Zielinski? Lo stesso discorso fatto poco sopra vale anche a centrocampo: Mkhitaryan non si tocca, ma la classe del polacco ha letteralmente illuminato San Siro. Che possa essere la partita in cui Inzaghi pensi davvero a questo passaggio di testimone?


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In conclusione concedeteci un appunto su Mehdi Taremi. Sui social soprattutto i tifosi non hanno risparmiato critiche, alcune anche pesanti, al centravanti iraniano. Va premesso che tutti ci aspettiamo di più soprattutto in zona realizzativa: è un attaccante ed è stato preso per garantire un rendimento, anche sotto porta, simile ai due titolari, tutto vero. Ma forse in tv non si è notato, ma dallo stadio assolutamente sì, il grande lavoro che Taremi ha fatto per tutti i 65 minuti in cui ha giocato. Non ha risparmiato una corsa all'indietro, è stato il primo a guidare la pressione in avanti e ha anche recuperato diversi palloni nella metà campo avversaria. Questo non vuol dire che vada tutto o bene o che possiamo accontentarci: ma solo acquisendo minuti e inanellando prestazioni, può tornare l'attaccante da noi tutti ammirato al Porto. E anche Simone Inzaghi deve aiutarlo: i titolari non vanno toccati, ma Mehdi non è un uomo da ultimi minuti o da sostituzione nel finale. Ha bisogno di giocare, di essere coinvolto e di determinare. I segnali ci sono, è arrivato il momento di diventare meno timido e più determinante.