LEGGI ANCHE
"Il punto è che l'Inter, come le altre partecipanti a Supercoppa e Champions, sta gestendo una mole di impegni mastodontica, in cui alle partite si somma il peso (rieccolo) di viaggi, trasferte, lontananza dalle famiglie, assenza di recupero. È un gran bel mestiere e qualcuno deve pur farlo, ma nasconderne le conseguenze sarebbe un peccato grave. Se i rincalzi si confermano tali per definizione e pure "per prestazione", nemmeno chi gioca quasi sempre e bene come Barella e Bastoni è esente da errori e omissioni. Mancano le energie che fanno perdere centesimi e centimetri in cui si insinuano gli avversari (Theo e Pulisic sul 2-2). I nerazzurri hanno affrontato la trasferta araba con grande dedizione, arrivando per primi e andandosene per ultimi".
"Ora li attende gennaio, il mese che fin dall'inizio ho considerato decisivo per indirizzare la stagione delle big, perché è iniziato con la Supercoppa e finirà con due partite ravvicinate di Champions utili per evitare i playoff, ovvero un altro tour de force, a febbraio. Il peso della stanchezza si somma a quello della sconfitta e dei verdetti del campo sui singoli, quasi definitivi: togliersi tutto dalle spalle non sarà facile. Ancora una volta la prima partita di febbraio, Milan-Inter, potrebbe indirizzare la corsa scudetto".
© RIPRODUZIONE RISERVATA