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Dopo anni a inseguire obiettivi di mercato con margini di manovra molto risicati e spesso senza successo, l'Inter è diventata come una calamita per i grandi giocatori. Ne è la testimonianza il mercato di questa estate, che ha visto i nerazzurri portare a Milano praticamente quasi tutti gli obiettivi della scorsa campagna acquisti estiva. Scrive Libero:
"Si è diffusa una sorta di “nostalgia competitiva”, che ha facilitato nelle trattative i club nostrani, ora di nuovo desiderati. L’Inter ne è un manifesto: non aveva appeal né forza economica per convincere i talenti all’estero a vestire di nerazzurro fino a quest’estate, quando è riuscita a riportare in Italia prima Vrsaljko (Atletico) e poi Keita Baldé (Monaco), pur in prestito con diritto di riscatto, una formula che solitamente i giocatori non apprezzano".
(Fonte: Libero)
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