Il giorno dopo l'importante vittoria contro la Lazio, la Repubblica analizza la prestazione dell'Inter. Nonostante lo svantaggio iniziale, la squadra di Inzaghi ha sfoderato una grande prestazione conquistando i tre punti.
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Inter, ieri aria di elettrica felicità: questo il messaggio. Inzaghi? La cosa più bella…
"A partita finita da un pezzo, c’era ancora gente che sciamava cantando attorno a San Siro, mentre molti giocatori erano rientrati sul prato per fare due tiri con i loro bimbi. C’era un’aria di elettrica felicità, quell’elettrica felicità che non ti si stacca di dosso quando vorresti che le partite non finissero mai, da quanto belle sono e da quante emozioni lasciano in circolo.
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L’Inter che ha battuto la Lazio ha dato l’idea di essere una squadra felice, quasi sull’orlo dell’estasi".
"Ha ribaltato un avversario fortissimo martellandolo con implacabile insistenza, ha giocato con fervore e lucidità un calcio tecnico e arioso e insomma è parsa una formazione arrivata di colpo al suo stato di grazia. Gli attaccanti hanno ritrovato il senso del gol (Lautaro) ma soprattutto sono di nuovo ancorati al gioco. Resta uno squilibrio ancora esiziale tra mole di gioco creata e concretezza raggiunta, ma a guardare il weekend delle sfide Champions, nella fotografia del momento è l’Inter quella con il sorriso più largo".
"La Lazio ha ceduto per sfinimento, ma quest’Inter avrebbe sfinito chiunque, mandando il messaggio che è lei, del terzetto al quarto posto, quella meglio lanciata verso le posizioni di Lazio e Juve. Inzaghi s’è fatto calare addosso una serenità fatalistica: sta vivendo i giorni della rivincita e sembra quasi che non gli importi se serviranno per salvare il posto oppure no. Si gode il momento, anche lui, ed è la cosa più bella che ci sia".
(Repubblica)
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