Mario Sconcerti, nel suo editoriale per il Corriere della Sera, ha analizzato i temi del derby di Milano, in programma oggi alle 18: "Giocherà questo derby un Milan praticamente inedito. Tonali, Bennacer e Kessie hanno giocato insieme una sola volta, a Empoli, alla 19ª giornata. [...] Se confermata, questa sarà una scelta che sposterà molto il derby, in un senso o nell'altro. Potrebbe essere che Kessie si trovi fuori ruolo in quella posizione, fuori partita. Anche i giocatori importanti hanno bisogno di uno spazio, di una missione e questa per Kessie sarebbe da inventare. Il Milan gioca però sempre con un centravanti stabile, Giroud più di Ibrahimovic. Leao ha una sua corsia e un suo modo di percorrerla. Dunque è sempre servito un riferimento tra centrocampo e difesa, anche perché, quando perde palla, il Milan tiene sempre Tonali tra i due stopper. Se quel riferimento diventa Kessie invece di Diaz cambia molto, in che senso non è chiaro, ma è comunque evidente. Se questo fosse, la partita girerebbe soprattutto intorno a Brozovic e Kessie che dovrebbero schermarsi a vicenda. È una specie di pressing figurato, di marcatura preventiva sul regista quando l'Inter ricomincia l'azione, o di ricerca di spazio finale quando tocca al Milan attaccare.
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Comunque vada è qualcosa di non visto, una pura, semplice novità tattica che avrà peso sulla partita. Di sicuro non è un azzardo: in quel ruolo Kessie sostituisce Diaz, molto leggero negli ultimi mesi. D'altra parte l'Inter pesa molto di più negli ultimi quaranta metri. Lautaro e Dzeko sono più forti dei loro avversari diretti anche se con la complicanza di doverli saltare. Calhanoglu è sotto Tonali nel gioco complessivo, ma ha spunti più importanti. Bennacer è un libero come Barella, potrebbe perfino essere lui ad avanzare al posto di Kessie, ma è quello che ha più senso del gioco. L'Inter è una macchina di armonia globale, per batterla devi trovare qualcosa di non comune. Devi spaventarla, scomporla, e non puoi farlo a lungo perché reagisce in fretta. Capisco il bisogno di pensare una mossa diversa da parte di Pioli. Inter-Milan, se la lasci andare, va sempre da una parte. Per questo Pioli studia deviazioni. Sa che non c'è in palio lo scudetto, ma un anno di lavoro e di giudizi. Restare vivi è quel che chiede. Il resto è già molto vicino all'Inter".
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